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Meeting nazionale al Gabre Gabric sotto gli occhi di Lyana Calvesi

Francesco Venturini
Ben 800 atleti nella gara organizzata dalla figlia nel nome di un’icona dello sport italiano
Un momento del salto in alto: la gara sotto gli occhi della Simeoni - © www.giornaledibrescia.it
Un momento del salto in alto: la gara sotto gli occhi della Simeoni - © www.giornaledibrescia.it
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Si è svolta ieri sull’impianto di atletica Gabre Gabric di Sanpolino la diciannovesima edizione del meeting nazionale Sandro Calvesi e Gabre Gabric «Sprint&Hurdles».

Un intero pomeriggio all’insegna della grande atletica che ha coinvolto oltre 800 iscritti, in cerca di medaglie, nelle categorie maschili e femminili dei 100 metri, 100 ostacoli, salto in alto, salto in lungo, lancio del peso e del disco. Il meeting è stato organizzato dall’Atletica Sandro Calvesi e dalla sua presidente Lyana Calvesi Ottoz, ed ha cambiato sede, dopo i 18 anni di permanenza ad Aosta, omaggiando la città di Brescia anche e soprattutto per l’intitolazione dell’impianto a Gabre Gabric, amata madre della presidente Calvesi.

L’emozione più grande

«È una giornata speciale – commenta emozionata Lyana Calvesi-. Da tempo volevo portare questo meeting a Brescia. Mi sembrava doveroso poter ringraziare la mia città d’origine per il gesto stupendo dell’intitolazione del campo di atletica a mia madre. Su questo campo passerà il mondo, ed il fatto che l’impianto porti il nome Gabre Gabric per me è una cosa straordinaria. Tendenzialmente si cerca sempre di attribuire alle strutture i nomi di grandi atleti maschili, riuscire a dare precedenza ad una donna che ha fatto le Olimpiadi, ed essere i primi in Italia a farlo, vuol dire essere avanti rispetto al resto del mondo».

Una saltatrice ha appena concluso la prova - © www.giornaledibrescia.it
Una saltatrice ha appena concluso la prova - © www.giornaledibrescia.it

Sara Simeoni

Madrina d’eccezione della manifestazione è stata Sara Simeoni: l’altista Oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980 nonché la prima atleta capace di superare, proprio a Brescia, l’asticella dei due metri, ha commentato in maniera entusiasta l’ottima riuscita dell’evento. «Non potevo certamente mancare ad un appuntamento così sentito ed importante – commenta-. Ho notato la presenza di tantissimi giovani, e questo non può far altro che far piacere. Ho visto parecchi visi sorridenti, è un bel segnale per tutto il movimento». Un’analisi da parte della Simeoni anche sul momento magico che sta vivendo l’atletica italiana, con un focus particolare sui brillanti risultati ottenuti agli Europei di Roma: «Penso che l’atletica -continua- stia vivendo un momento veramente eccezionale. I risultati che stanno arrivando da Roma sono davvero esaltanti, non solo per i nomi di spicco che sapevamo potessero piazzarsi sul podio, ma anche per la squadra in generale. Abbiamo visto parecchi ragazzi esprimersi molto bene, ora speriamo in un futuro ancora più roseo. Mi auguro che un momento tanto bello porti gli atleti ad arrivare alle olimpiadi con lo stesso spirito e la stessa voglia».

Le dediche

Anche il marito Erminio Azzaro, ex altista e allenatore della Simeoni ha speso parole di elogio per la struttura bresciana e l’organizzazione. «Mi fa veramente piacere vedere la bellezza di questo impianto -ha dichiarato-. Dalle tribune si possono vedere le gare in maniera ravvicinata ed il fatto che a breve verrà realizzata anche la struttura al coperto è sinonimo di grande attenzione verso il futuro di questo sport da parte degli amministratori. Io e Sara avevamo già frequentato il meeting ad Aosta: una manifestazione sicuramente ben organizzata da Lyana. Il fatto che l’impianto sia dedicato alla madre è motivo d’emozione: non bisogna mai dimenticare chi è passato prima di noi, oggi (ieri ndr) gli atleti hanno onorato queste grandi persone con degli ottimi risultati». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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