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Jacobs, da Boston verso Los Angeles 2028: «Mi rimetto in gioco»

Mario Nicoliello
L’atleta bresciano torna stasera sui 60 indoor: è l’inizio della preparazione per le prossime Olimpiadi, appuntamento alle 22 ora italiana
Marcell Jacobs al Gran Prix di Boston
Marcell Jacobs al Gran Prix di Boston
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Sognando un coast-to-coast degli Stati Uniti da Est a Ovest. Dal versante affacciato sull’Atlantico, dove si allena agli ordini di Rana Reider – a Jacksonville – e dove oggi, domenica, toglierà la ruggine dal motore, attaccandosi il pettorale del New Balance Indoor Grand Prix di Boston. Fino alle spiagge del Pacifico, dove cercherà di nuovo la gloria a cinque cerchi nel 2028.

Tre anni e mezzo per sognare i Giochi olimpici, ponendosi nel frattempo ambiti traguardi intermedi. Marcell Jacobs torna in azione stasera con una doppia volata sul rettilineo corto di Boston, due 60 metri ravvicinati per rompere il ghiaccio e cominciare agonisticamente il quadriennio olimpico che condurrà a Los Angeles.

Novità

Il debutto al coperto del desenzanese avrà come cornice la terza tappa Gold del World indoor tour, riunione che in Italia si potrà seguire in diretta su Sky Sport Arena dalle 22. Il campione olimpico di Tokyo si rimette in gioco sui 60 metri dopo un inverno di pausa, tornando in azione sulla retta breve a 23 mesi dall’ultima comparsa: il suo sprint più recente fu quello d’argento agli Europei di Istanbul del 2023.

Batteria alle 22.12, finale alle 23.55: poco prima di mezzanotte sapremo quindi se il poliziotto sarà già in forma per ambire a qualcosa di grande già tra poco più di un mese nella rassegna continentale di Apeldoorn.

«Boston, I’m coming! Manca pochissimo al debutto stagionale. Sono pronto a dare il massimo e cominciare al meglio!», aveva scritto su Instagram, mentre sabato nella conferenza stampa della vigilia è apparso calmo e rilassato, indossando giaccone e cappello griffato dal suo sponsor tecnico: «La mia vita è cambiata negli Stati Uniti, in meglio. Qui posso condurre un’esistenza tranquilla con la mia famiglia. Sono un umano, non un robot, ho tentato di difendere il titolo olimpico, non ci sono riuscito, ora mi rimetto in gioco».

Lo sfidante

Jacobs era insieme al campione olimpico e mondiale dei 100 metri, l’americano Noah Lyles, il principale sfidante nella contesa del Massachusetts, già forte di un doppio 6”62 stampato nello scorso weekend a Gainesville. Oggi a sfidare il bresciano ci saranno anche l’altro statunitense Trayvon Bromell e il britannico Zharnel Hughes.

Guardando i personali Jacobs è il più veloce del lotto, giacché il suo 6”41 realizzato nella finale vinta ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 (a parere di molti la perla tecnica della carriera di Jacobs), è meglio del 6”42 corso da Bromell nel 2023, da quello stabilito da Lyles l’anno scorso e dal 6”45 siglato due anni fa, su pista corta ma all’aperto, da Hughes.

Attitudine

«Mi piacciono i 60 metri, perché mi fanno migliorare la tecnica di corsa, portandomi a rendere di più nella prima parte. Ho deciso di fare la stagione indoor perché il focus della stagione all’aperto sarà in là nel tempo, visto che i Mondiali sono in settembre. Sudo tanto non per allenarmi solamente, ma per confrontarmi con gli altri». Rispondendo alle tre domande curiose dei cronisti americani, Jacobs ha sfoggiato un ottimo inglese: «Amo questo sport, la pista è il mio paradiso. Vivere negli Usa non è facile sul piano alimentare, perché devo rinunciare a hamburger e patatine. Ho cominciato a lavorare col mental coach nel 2020 e l’esperienza mi ha aiutato nell’atletica e nella vita». Un Jacobs 2.0, maturo e solido. Si riparte.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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