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Magnifico Sonny Colbrelli, è sua anche la Parigi-Roubaix

Il bresciano alla prima partecipazione è entrato nella leggenda del ciclismo mondiale
L'IMPRESA DI COLBRELLI
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Ennesima impresa di Sonny Colbrelli, assoluto protagonista del ciclismo mondiale in questo 2021. Il bresciano di Casto, alla prima partecipazione alla Parigi-Roubaix, gara massacrante e per questo entrata nel mito, ha conquistato la vittoria battendo in volata il belga Vermeersch e l'olandese Van der Poel.

Una volata incredibile quella del bresciano, che appena tagliato il traguardo ha alzato la bici al cielo scoppiando il lacrime.

«Sono molto felice, ho vinto alla mia prima Parigi-Roubaix. Questo 2021 è il mio anno» ha commentato Colbrelli il suo trionfo alla classica monumento francese, ottenuto in uno sprint a tre nel Velodromo di Roubaix. «Quando la corsa è scoppiata ad Arenberg ho seguito Van der Poel - sottolinea il 31enne -. Moscon? Andava molto forte, ma dietro abbiamo fatto un lavoro tutti insieme. Anche allo sprint ho seguito Van der Poel. È stata una Roubaix super difficile per le cadute e lo stress, bisognava sempre stare davanti».

Un momento della Parigi-Roubaix, gara mito per i ciclisti e gli appassionati - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un momento della Parigi-Roubaix, gara mito per i ciclisti e gli appassionati - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it

Il velocista bresciano ha tagliato il traguardo nel velodromo della cittadina francese dopo oltre 6 ore di fatica allo stato puro, che il volto intriso di fango dei corridori racconta per intero. La classica monumento francese non veniva vinta da un italiano dal 1999 (Andrea Tafi). A scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della competizione sono stati giganti del calibro di Francesco Moser, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Fausto Coppi per citarne alcuni.

Il ciclista di Casto, che corre per la Bahrain-Victorius, nel suo anno magico mette così in forziere anche una delle classicissime di sempre (quest'anno alla sua 118esima edizione), dopo aver inanellato una vittoria via l'altra: prima il Campionato Italiano, quindi il Giro del Benelux, e soprattutto gli Europei di Trento. Da non dimenticare il decimo piazzamento ai Mondiali nelle Fiandre e il successo riportato nel Memorial Pantani.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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