L'ultimo saluto di Navazzo a Aurelio Forti, «grande sognatore capace di concretezza»
Navazzo di Gargnano, suo paese di nascita e di residenza, il mondo sportivo dell'atletica bresciana e moltissimi amici, questa mattina alle 10 hanno reso l'ultimo saluto a Aurelio Elio Forti, fondatore e motore del Gs MonteGargnano, sodalizio sportivo nato 53 anni fa e capace di organizzare eventi di caratura internazionale. A Navazzo, solo per citare la Diecimiglia del Garda, sono giunti atleti di fama mondiale.
Forti è morto a 71 anni nel pomeriggio del primo gennaio stroncato da un infarto mentre si trovava solo in casa dopo aver pranzato con i familiari. Poche ore prima era stato a Maderno. Aveva offerto té caldo e panettone agli oltre cento arditi del bagno e a tanti curiosi. Stava bene quando ripartito per Navazzo.
Atleta da sempre, un anno fa in poco più di 23 ore aveva percorso a piedi il giro del Garda, preludio della gara che si è tenuta nei mesi scorsi e che si ripeterà in primavera. Amava camminare, amava i sentieri della sua montagna. «Un grande sognatore capace di concretizzare i progetti. Un motore inarrestabile», così lo ha ricordato il sindaco di Gargnano Giovanni Albini. Commosso e commovente il ricordo di Enzo Gallotta, dirigente del Gs Montegargnano, da sempre amico e spalla di Elio. Toccante anche il ricordo del celebrante don Carlo Moro che ha ribadito la semplicità e l'umanità di Elio Forti.
Elio Forti riposa nel cimitero di Navazzo vicino alla moglie Clara scomparsa anni fa.
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