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Le 10 pareti di roccia attrezzate per l'arrampicata nel Bresciano

Un lista di siti storici bresciani che hanno realizzato interventi significativi per incentivare questo sport
Un alpinista in cordata (foto simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Un alpinista in cordata (foto simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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In una vasta provincia come quella di Brescia, sulla quale la metà dei comuni si distribuisce su territori di montagna, non è raro osservare fasce rocciose di diversa altezza e composizione geologica. Molte sono state attrezzate dagli scalatori locali nel corso degli anni, talvolta da alcuni decenni, e richiamano sempre più numerosi praticanti dell’arrampicata.

Non sono tuttavia le uniche. Oltre alle zone montane altre pareti conosciute si estendono in zone apparentemente meno vocate. È il caso di alcune cave abbandonate a Rezzato, Botticino e Ome, o ancora della parete che si immerge a picco nell’acqua della Riserva Naturale della Rocca e del Sasso a Manerba del Garda. Tra i siti storici bresciani merita una posizione di rilievo la Maddalena, sulla quale si contano attualmente oltre 150 vie attrezzate, e in comune di Nave la parete della Corna, dedicata a Giacomo Rossetti è posta in un affascinante contesto naturale.

Grande fermento si è registrato in questi ultimi anni in Valle Camonica, in Valle Sabbia e sul lago di Garda. Sul territorio camuno la parte del leone è stata recitata dal Gruppo Graffiti Climbers, che da oltre dieci anni promuove questo sport anche in chiave di valorizzazione turistica, mentre nella Valle del Chiese e nelle zone limitrofe è attiva l’Associazione Valsabbia Climbing. Analoghe attività in area gardesana sono svolte dall’Associazione Garda Climbing, che divulga la conoscenza anche di siti del Garda trentino e veronese.

La crescita del numero di praticanti dell’arrampicata ha indotto anche nella nostra provincia alcuni enti e istituzioni ad impegnarsi direttamente per favorire questo sport. Tale promozione si può svolgere su più fronti, da quello che riguarda l’attrezzatura delle pareti, fino alla predisposizione dei parcheggi e alla sistemazione dei sentieri di accesso, dal posizionamento di tabelloni informativi fino, ai momenti aggregativi.

Alcuni dei comuni bresciani che hanno realizzato interventi significativi per incentivare questo sport sul loro territorio, con ricadute a livello turistico, sono stati ad esempio Cimbergo, Toscolano Maderno, Rezzato e Casto, che oggi vantano notorietà ben oltre la nostra provincia. Un cenno particolare infine merita il grande progetto di valorizzazione delle pareti delle valli di Marone e Zone, frequentate di tutto il nord Italia, con visite anche dall’estero.

Le dieci palestre di roccia nel Bresciano

Ecco una lista delle vie attrezzate presenti sul territorio.

  • Brescia - Maddalena. Sul monte di casa, versante di Botticino, le pareti utilizzate da generazioni di scalatori bresciani.
  • Brescia - Caionvico. Vari settori e difficoltà accessibili per arrampicare nel verde del Parco delle Colline di Brescia.
  • Marone. La Valle dell'Opol è stata onorata anche dalla visita di Adam Ondra, uno dei migliori arrampicatori del mondo in attività.
  • Cividate Camuno. Storico e sempre frequentato sito di arrmpicata della Valle Camonica. Settore con prato alla base.
  • Borno - Paline. Splendida parete di calcare chiamata «El Belem». Offre itinerari di alta difficoltà, per esperti.
  • Toscolano Maderno. Piacevoli salite sulle rocce del Montecastello di Gaino, con il lago di Garda ai piedi.
  • Villanuova sul Clisi. Sul Covolo tre settori con una cinquantina di vie attrezzate, che propongono vari sitili di arrampicata.
  • Vestone. Sulla Corna 23 il settore abbordabile del Muro delle Fate e quello più impegnatuvo del Muro dei Maghi.
  • Londrino. Sopra il paese, ai piedi della Corna di Caspai, c'è la parete dedicata a Francesco Cancarini.
  • Inzino di Gardone Valtrompia. Nella fresca e verde Val Rendena una bella e articolata parete con itinerari di varie difficoltà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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