L’An Brescia ad Atene per scalare l’Olimpo della Champions
Quel primo posto, oggi, non è più una sorpresa. Lo è stato all’inizio quando l’An Brescia, ricostruita, doveva dare prova di essere all’altezza delle migliori squadre europee inserite nel fortissimo girone di Champions League. Dopo otto partite, due pareggi e quattro vittorie, la squadra di coach Sandro Bovo ha trasformato l’obiettivo qualificazione alla Final Eight nella lotta per il primo posto.
Perché con 20 punti e il quinto posto, quello che occuperà la prima squadra esclusa dalla fase finale, distante ora ben nove lunghezze, altro l’An non potrebbe fare.
La qualificazione come migliore del raggruppamento, però, passa per Atene: questa sera alle 19 le calottine bresciane dovranno vedersela con l’Olympiacos in quella che sarà una partita molto complicata. Se da una parte Brescia scenderà in acqua con la sicurezza di non perdere il primato nemmeno in caso di una sconfitta, dall’altra Presciutti e compagni sanno benissimo che una caduta potrebbe minare sia il bel cammino offerto fino ad oggi soprattutto a livello di morale.
E questo proprio prima della gara di campionato con la Pro Recco che arriverà a Brescia per giocare sabato alle 18 il match rinviato per ben tre volte a causa del Covid.
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«L’Olympiacos è una delle squadre più forti in circolazione – commenta Sandro Bovo - . Dopo l’annata difficile che ha vissuto lo scorso anno, per questa stagione ha costruito un gruppo fortissimo, con elementi di assoluto valore. Noi arriviamo al match con una condizione ritrovata dopo la lunga pausa dovuta alle varie positività al Covid. Siamo riusciti ad allenarci, finalmente, bene e andiamo là per vincere consapevoli sarà una partita molto difficile».
Per l’An questa sarà davvero un’occasione da non sprecare: se le calottine bresciane riuscissero a strappare tutta la posta in palio ai greci metterebbero una bella ipoteca sul primo posto. In realtà anche un pareggio consentirebbe all’An di continuare il cammino senza grandi preoccupazioni. Al termine del girone, consumato il match contro gli ellenici, mancherebbero altre cinque partite: tre match casalinghi contro Novi Beograd, Dinamo Tbilisi e Radnicki e due trasferte (Barceloneta e Ferencvaros), un calendario che potrebbe regalare il traguardo anche in anticipo.
Come sempre, però, sarà l’acqua a dare il verdetto, sperando anche che il Covid non si rimetta a complicare le cose.
Nel frattempo a cambiare ancora decisione ci pensa la Fina che cancella i Mondiali di Fukuoka 2023 spostandoli in Ungheria, a Budapest, dal 18 giugno al 3 luglio 2022. Questo comporterà inevitabilmente una riprogrammazione dei calendari delle coppe europee e dei campionati.
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