Lamberti vince i 100 dorso a Riccione ma non basta per un posto a Parigi 2024
Maglia tricolore sì, pass olimpico diretto no. Eppure Michele Lamberti può sorridere, perché è campione italiano assoluto dei 100 dorso e ha migliorato il record personale, mandando un messaggio preciso ai tecnici federali: il percorso intrapreso a Verona, agli ordini di Alberto Burlina, sta portando frutti.
Per volare direttamente alle Olimpiadi di Parigi il nuotatore di Gam Team e Fiamme Gialle avrebbe dovuto toccare la piastra al massimo in 53’’29. Il bresciano si è fermato invece a 53’’56, migliorando di 17 centesimi il proprio precedente record. Quei 27 centesimi che oggi sembrano indigesti in realtà potrebbero essere digeriti entro il Sette Colli di giugno, termine ultimo per la composizione della Nazionale a cinque cerchi. Al momento, Lamberti è il più forte dorsista azzurro dopo Ceccon e non si intravede un atleta in grado di scalzarlo da tale posizione nei prossimi mesi. Se decideranno di portarlo ai Giochi come riserva della staffetta, visto quanto fatto vedere nella prova individuale a Riccione, sognare una sua iscrizione olimpica anche nei 100 dorso non sarebbe un azzardo, anche perché Lamberti possiede il minimo di World Aquatics, meno selettivo rispetto alla standard fissato dalla Federnuoto.
La performance
Dopo il trionfo nei non olimpici 50 di martedì, il ventitreenne bresciano si è preso la prova regina a pancia in su con una prima parte mirabile – frutto di una spinta al lancio e di una fase subacquea davvero performanti, toccando a metà gara in un eccellente 25’’75 – e poi di una vasca di ritorno meno brillante in 27’’81. Il complessivo di 53’’56 lo posiziona comunque nettamente in vetta, precedendo Christian Bacico con 53’’97 e Matteo Brunella in 54’’04.
«Sono molto contento di aver migliorato ulteriormente il personale rispetto al Mondiale di Doha. Mi sono mancati un paio di decimi per acquisire la qualificazione olimpica, ma sono soddisfatto di quanto nuotato – afferma –. Certo, a livello di prestazione c’è ancora differenza tra i 50 e i 100. Il tempo di martedì vale di più rispetto a questo, ma il cammino tecnico è segnato: dovrò progredire nella seconda parte di gara. Non posso pretendere tutto subito, ci vuole pazienza, ma credo che l’importante sia aver compiuto un passo in avanti».
Evidentemente allenarsi insieme a Ceccon gli ha consentito di entrare in una nuova dimensione. «Sicuramente – assicura – ho trovato stimoli diversi, una concentrazione migliore e più profonda su tanti dettagli, che magari per svariati motivi a casa non potevo avere. Da Thomas ho tanto da imparare». Una risposta di maturità di un ragazzo che è uscito dalla zona di conforto per esplorare un nuovo ambiente nel quale si sta scoprendo grande.
In chiusura di serata è salito sul podio tricolore anche il fratello maggiore di Michele, Matteo Lamberti, secondo insieme ai colleghi dei Carabinieri nella 4x200 stile libero, vinta dall’Esercito. Oggi Michele sarà impegnato nella 4x100 mista, Matteo negli 800 stile, mentre Alessandro Bori nuoterà i 100 stile libero.
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