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La Seat Ibiza cambia passo e migliora tenuta e abitabilità

L’abbiamo provata tra vigneti e colli catalani e sulle autostrade attorno a Barcellona: la vettura è incollata all’asfalto, agile e scattante
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La Seat Ibiza, giunta alla quinta generazione e con 5,4 milioni di esemplari venduti dal 1984, cambia passo, in tutti i sensi: restando nei classici 4 metri di lunghezza (4,05 per l’esattezza), si allarga di ben 8,7 cm e porta il passo tra le ruote a 2,56 m (+9,5 cm). Grandi i benefici per abitabilità, stabilità e tenuta di strada.

Sì, perché nuova Ibiza, pur progettata a Barcellona, attinge a piene mani alla tecnologia Vw e sfrutta per prima l’inedita piattaforma MQB A0 (Modular quer baukasten), che, con incredibile flessibilità costruttiva, aumenta robustezza e rigidità del veicolo.

Il risultato è una vettura incollata all’asfalto, agile e scattante, facile e sicura: divertente e confortevole al tempo stesso. Grazie alla sua abitabilità può tranquillamente essere prima auto di famiglia e soddisfare anche velleità sportive, a prezzi accettabili.

All’esterno la quinta Ibiza è, pur con un’inconfondibile aria di famiglia, tutta nuova: spiccano nel frontale le belle luci diurne, i fari triangolari, tutti full led, e le due nervature sul cofano spiovente. Le quattro ruote sono collocate negli angoli e, assieme alle nervature nella linea di cintura abbastanza alta ed al taglio dei finestrini ispirano robustezza e dinamismo. Immagine confermata nel posteriore, in cui, nelle versioni sportive FR (che tra l’altro offrono assetto ribassato di 15 mm e sospensioni con taratura ottimizzata) spicca il doppio terminale di scarico.

Gli interni, con illuminazione a led, sono un punto di forza: il guidatore guadagna 5,5 cm in larghezza, il passeggero 1,6, tanto che sembra di essere in una ben più grande berlina. Anche lo spazio per le gambe al posteriore cresce di 3,5 cm ed il volume del bagagliaio sale ad un notevole 355 litri (+63).

La plancia è semplice, lineare filante, dominata al centro dall’ottimo display touch di 8" con schermo in vetro. Ibiza è connessa al 100%, supportando Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink. La musica si ascolta da un impianto BeatsAudio, con processore digitale del segnale, 7 altoparlanti e amplificatore 8 canali di 300 W. Molto buona la posizione dei comandi, posti il più in alto possibile ed orientati verso il guidatore, che così non deve distogliere troppo gli occhi dalla strada. C’è anche la piastra carica batterie wireless per gli smartphone (ma non di tutte le marche). Bello ed ergonomico il volante regolabile.

La dotazione di sicurezza è al massimo: Front assist, cruise control auto adattativo, sensori di parcheggio e retrocamera, frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni, riconoscimento della stanchezza del guidatore, e, abbinato al cambio Dsg, stop&go.

Al debutto (la vettura è già ordinabile, prime consegne a luglio) Seat propone propulsori benzina con blocco in alluminio: il 1.0 tre cilindri MPI, da 65 o 75 Cv e Tsi turbo da 95 o 115; entro l’anno saranno disponibili anche l’eccezionale 1.5 Tsi 4 cilindri 150 Cv (che abbiamo già provato sulla Golf, rimanendo estasiati) e l’inedito 1.0 Tgi bifuel metano/benzina da 90 Cv, che esordisce proprio con la Ibiza. Attesi anche tre Diesel 1.6, i noti ed efficienti Tdi del Gruppo Vw, con 80, 95 o 115 Cv.

Cambi manuali a 5 rapporti sino a 95 Cv, a 6 per potenze maggiori. Disponibile anche l’ottimo doppia frizione Dsg 7 marce.

Il test. Su strada, tra vigneti e colli catalani e sulle autostrade attorno a Barcellona, abbiamo provato le versioni turbo 1.0: la 95 Cv con cambio manuale e la 115 Cv con cambio Dsg, entrambe nel lussuoso allestimento XCellence.

Questi tre cilindri stupiscono per erogazione di coppia: i 175 Nm del primo ed i 200 del secondo, sono tutti disponibili tra 2.000 e 3.500 giri; niente per un benzina. Il risultato è una guida divertentissima, specie col cambio Dsg, che riduce la fatica (e gli sbagli) del guidatore. La nuova Ibiza è letteralmente incollata per terra e lo sterzo ad assistenza elettromeccanica è preciso ed impeccabile. Ci si diverte davvero tanto e l’indicatore del carburante pare non avere fretta di scendere (la Casa dichiara consumi medi di 4,7litri/100 km per entrambi i motori). E si viaggia in un bel silenzio: al limite di 120 km/h, in autostrada, sembrava di andare pianissimo. Invece col 115 Cv si raggiungono i 195 km/h e si va da 0 a 100 in 9.3" (meglio della Golf Gti Anni ’70).

Davvero competitivi i prezzi chiavi in mano: vanno dai 15mila euro della 1.0 75 Cv ai 18mila della FR da 115 Cv. La comoda e lussuosa XCellence da 95 Cv costa 17.400 euro (come la FR con lo stesso motore). Innovativa la rateizzazione a 250 euro al mese, ma con soli 250 euro di anticipo, per 36mila km in tre ani.

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