La Golf ne fa di tutti i motori
Poche settimane fa avevamo riferito del primo aggiornamento di mezza vita in quarant’anni per una generazione di Golf (questa, la settima). Ora, mentre dalle linee di produzione continua ad uscire una Golf ogni quaranta secondi, Volkswagen completa la gamma delle motorizzazioni. Sul mercato italiano arrivano così la elettrica e-Golf, la ibrida GTE, la sportiva GTI Performance e la supercar «R» da 310 Cv.
Le abbiamo provate tutte sulle strade ed in pista sull’isola spagnola di Maiorca. Rispetto alla versione precedente, spiccano i nuovi fari ed i gruppi ottici posteriori a Led (spettacolare l’indicatore di direzione che scorre in orizzontale invece di lampeggiare). Sono solo alcuni dettagli a distinguere esteriormente le varie versioni: l’elettrica, ad esempio, sfoggia profili blu luminescenti nella presa d’aria, la GTI performance pinze dei freni anteriori rosse, la R un doppio scarico con quattro tubi in titanio ed i cerchi da 18" (misura comune alla GTI) torniti a specchio.
All’interno si conferma l’eccellente qualità di materiali ed assemblaggio, come pure la ricchezza dell’infotainment, forte di un Display 8" touch, a comandi anche gestuali. Interamente digitale anche la strumentazione, che riporta al centro l’essenziale della navigazione, consentendo al guidatore di tenere gli occhi sulla strada.
Silenziosa. L’elettrica ora ha un motore da 100 kW (136 Cv, 21 più di prima), ed eroga i 290 Nm della coppia istantaneamente, per un eccellente 9.6" nello 0/100. Totale la silenziosità nell’abitacolo, anche oltre i 100 km/h (la velocità è limitata a 150 km/h, per non bruciare la carica). La capacità delle batterie a ioni di litio è cresciuta molto: ora i kW sono 35,8 (erano 24,2).
L’autonomia dichiarata è di 300 km, con un consumo medio di 12,5 kW/100 km. Noi, nella prova, guidando senza risparmio e col climatizzatore acceso (ma sfruttando bene le possibilità di ricarica in decelerazione e frenata) siamo giunti alla meta, dopo 96 km, con un’autonomia residua di 114 km ed un consumo medio di 15,5 kW/100 km, pari a circa 220 km di autonomia reale. Buona. Ricaricare le batterie da una presa domestica richiede 17 ore; ne servono metà col Wallbox Volkswagen e solo 45 minuti per ricaricarle all’85% da una colonnina ultrarapida (che però per strada da noi non ci sono).
Se avete problemi di autonomia, ma volete essere ecologici, meglio la GTE ibrida plug in con motore benzina 1.4 Tsi più motore elettrico, per un totale di 204 Cv. L’autonomia dichiarata delle batterie ricaricabili è 50 km, più che sufficienti per muoversi in città senza usare il motore termico. Il cambio Dsg lavora benissimo e la GTE è brillante e confortevole.
A suon di cavalli. La GTI Performance difende a suon di cavalli una sigla che è un mito Volkswagen: adesso il motore 2.0 Tsi eroga 245 Cv ed è proposto con cambio manuale 6 marce o Dsg a 7 (preferibile, per comfort e logiche sportive). Sulle poco frequentate strade interne di Palma di Maiorca (ma quanti ciclisti!) si è rivelata cattiva, ma con giudizio, imperiosa, reattiva, divertentissima e con ampi margini di sicurezza: forse la miglior Vw GTI di sempre.
La Golf R è un «mostro» da strada: qui il 2.0 Tsi di cavalli ne sfodera addirittura 310. La trazione è, opportunamente, su quattro ruote ed il solo cambio proposto in Italia è il mai abbastanza lodato Dgs 7 marce. I due doppi terminali di scarico Akrapovic in titanio rimandano sonorità da competizione: musica per le orecchie degli appassionati. L’abbiamo provata sul circuito di Maiorca, pensato per i kart, tortuoso, ma largo. La R è facile da guidare e perdona molto: però bisogna usare l’acceleratore col necessario sale in zucca.
La sicurezza sulle Golf è al massimo: di serie 7 airbag (compreso quello per le ginocchia del guidatore), Esc, Abs, Asr, Eds e Msr, oltre all’utile sistema di frenata automatica anticollisione; inoltre, riconoscimento della fatica del guidatore, differenziale elettronico a bloccaggio trasversale e funzione auto-hold per partenze in salita. Opzionali tutte le altre dotazioni oggi possibili, compreso il radar che avvista i pedoni.
Il prezzo della e-Golf non è lieve: 39.250 euro, ma Vw Italia propone un finanziamento "No Iva" con cui si scende del 22% a 32.200. Previsti anticipo o permuta (circa il 20% del valore), quindi 36 rate, manutenzioni e assicurazione incluse, di 299 euro mensili (5,99%). Infine valore residuo garantito del 50%. La GTE ibrida Plug In è proposta pure a 39.250 euro; la GTI Performance parte da 34mila e la R (auto "da corsa" vera) ne costa 45.900
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