La Freccia Rossa ha colpito l’America: com’è andato il Warm Up Usa
Dall’Italia agli Stati Uniti, la Freccia Rossa ha fatto ancora centro. La quinta edizione del Warm Up Usa organizzato da Mille Miglia è stato un altro grande successo per la società bresciana, che punta a diffondere la conoscenza delle gare di regolarità per auto storiche non solo nel Belpaese, ma anche oltre i confini nazionali.
La manifestazione
La manifestazione si è svolta in cinque giorni, dal 22 al 27 ottobre, si è tenuta a migliaia di chilometri da Brescia, ed ha coinvolto venti equipaggi americani prima in una giornata di allenamento su pista, e poi in tre giorni di Coppa Usa su un tracciato di circa 800 chilometri e 120 prove cronometrate, con un centinaio di persone al seguito, tra staff, meccanici, cronometristi, giornalisti, fotografi, videomaker e soprattutto volontari locali.
La vittoria della competizione, per onore di cronaca, è andata a Shawn e Leanne Till, che hanno replicato la prima posizione dello scorso anno nella categoria «Mille Miglia Era» a bordo di una Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato del 1931.
Ad aggiudicarsi invece il posto più alto sul podio al termine della competizione riservata alle auto moderne sono stati Paul Gerard Cereghini e Brian James Lersner a bordo della loro Ferrari F8 Tributo del 2020.
L’obiettivo
Oltre ai numeri e al di là delle classifiche, c’è il a vincere è stato il vero senso di questo progetto, intangibile eppure così concreto. Mille Miglia non è solo una gara di regolarità per auto storiche: è un mix unico di storia, cultura, sport, turismo, passione, divertimento e bellezza. Una formula magica che la società bresciana ha provato a replicare anche all’estero, e che ha trovato terreno fertile in primo luogo negli Stati Uniti.
Dove non esistono competizioni di questo tipo, ma dove i grandi appassionati di motori d’epoca non hanno desiderio più grande che far parte di questo mondo (gli Usa sono il terzo Paese più rappresentato alla Mille Miglia). Quindi ecco l’intuizione della società bresciana di formarli e allenarli, insegnare loro a leggere un road book dove le distanze sono segnate in chilometri, mentre loro usano le miglia. Aiutarli a prendere confidenza con i dispositivi che misurano tempi e medie orarie, e poi metterli su strada, tra coni, cartelli e pressostati, con l’inconveniente di una deviazione improvvisa sul percorso, o di un motore che fa le bizze dietro l’angolo.
La festa
Gli equipaggi iscritti alla manifestazione di Mille Miglia a stelle&strisce, da parte loro, hanno risposto con entusiasmo e dedizione alla sfida: sabato sera, nella Lost Barrel Brewing di Middleburg che ospitava la cerimonia di premiazione, c’era quel clima di festa e soddisfazione che solo una grande impresa può suscitare.
Oltre a coppe e trofei, sono state consegnate anche le sei accettazioni alla Mille Miglia del 2025 in palio. Sicuramente il premio più ambito. E ora che l’allenamento è concluso, non resta che prenotare un volo intercontinentale per metà giugno, con destinazione finale Brescia, viale Rebuffone.
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