La bresciana Valsir è squadra leader al Giro d'Italia su e-bike
Sul traguardo di Genova ha potuto alzare le braccia al cielo come non gli è mai capitato da professionista. Nicola Gaffurini, capitano della squadra 2 della Valsir partecipante al Giro E, il Giro d'Italia promozionale con le bici elettriche che ripercorre qualche ora prima il finale di tappa dei professionisti, quasi si vergogna del gesto del vincitore.
Ma assicura: «Il Giro è nato nel periodo prepandemia in sordina, sta diventando sempre più gettonato. Basti dire che all’inizio c’erano solo 7 team iscritti, oggi sono raddoppiati e a questi si aggiungono altri che partecipano solo a qualche tappa che riprende gli ultimi 40-60 chilometri della tappa vera». Cambiato anche il regolamento della corsa voluta da Enel, main sponsor da qualche anno del Giro, per promuovere le bici elettriche e la mobilità sostenibile. Per le aziende organizzate in squadre è una straordinaria vetrina promozionale e un grande incentivo per i clienti appassionati di ciclismo.
«I partecipanti hanno il rarissimo privilegio - racconta Gaffurini - di transitare sul percorso del Giro applauditi dal pubblico in attesa dei veri corridori. Per un appassionato di ciclismo è una grandissima emozione. Inoltre molte squadre come la nostra ospitano grandi campioni al fianco dei cicloamatori. In squadra abbiamo fisso il campione del mondo Igor Astarloa, per tanti anni residente a Vobarno e legato da una lunga amicizia a Valsir, abbiamo avuto inoltre nelle prime tappe ospite Gianni Bugno».
Quest’anno non c’è una vera competizione, ma prove di regolarità che impegnano tutti i componenti del team e la maglia di leader va alla squadra. «I clienti della Valsir vanno matti per questa opportunità di pedalare con i campioni e c’è la fila per iscriversi» dice Gaffurini.
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