Jacobs vince il test pre-Parigi, ma non convince ancora: 10’’08
L’ultima volata sui 100 metri del campione olimpico, prima di mettere in palio lo scettro a cinque cerchi, è un confortante successo in 10’’08. Marcell Jacobs batte i rivali nella finale del test pre-Parigi inscenato da Rana Reider per i suoi allievi sulla pista dello stadio Raul Guidobaldi di Rieti. Il desenzanese vince, ma non convince fino in fondo, perché il crono è decisamente più alto del 9’’92 stampato a Turku il 18 giugno.
L’aria della Sabina carica Jacobs, ma non gli fa spuntare le ali, così il viaggio verso la Francia comincerà con la certezza di stare bene sul piano fisico (undici volate in due mesi e mezzo non le aveva mai fatte in carriera), ma la necessità di dover crescere ancora di molto se si vuole restare seduti sul trono con i cinque anelli.
Nella terza fatica ravvicinata in terra laziale, una volata con vento alle spalle di 0.9 metri al secondo, il poliziotto precede di un centesimo il cinese Xie Zhenye (10’’09) e di tre il canadese Andre De Grasse (10’’11).
La cronaca
Nel secondo dei tre turni della simulazione pre-olimpica, quando il termometro segnava 34 gradi, Jacobs si era invece espresso in 10’’16 (vento +1.1) ed era stato terzo con lo stesso tempo di De Grasse, ma più lento di Xie Zhenye (10’’08).
Del bresciano, in finale, sono piaciuti la rimonta per superare Xie e il fatto che abbia battuto i rivali. Appuntamento a sabato 3 agosto con la batteria e a domenica 4 con semifinale e finale. Mancano ancora tre settimane, quindi si può crescere.
«Vincere fa bene e sono contento di averlo fatto - racconta Jacobs -, i muscoli hanno retto e ho migliorato il crono un turno dopo l’altro (sabato 10’’17 in batteria, ndr). Speravo di correre più veloce in semifinale, ma non sono tempi che valgono per Parigi: con questi crono ci fai poco alle Olimpiadi. Il picco non doveva esserci qui, ma dovrà esserci ai Giochi».
L’ultimo sforzo dovrà essere il più impressionante, perché per difendere il titolo servirà esprimersi sui 9’’80. «C’è stallo dai 15 ai 30 metri, nella transizione, è lì che voglio lavorare con molta dedizione anche per riprendere la forma e la qualità che serve per Parigi. Non ci andrò per partecipare, ma per portare a casa una medaglia e divertirmi». Infine, sui rivali: «Mi ha impressionato il giamaicano Kishane Thompson, sapevo che avrebbe potuto correre forte».
Altri risultati
Intanto, in ottica 4x100 olimpica, al meeting di La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, record personale di Roberto Rigali nei 100 metri. Lo sprinter camuno, vicecampione del mondo e campione d’Europa con la staffetta azzurra, esibendosi in 10’’19 (vento +0.9 m/s) ha firmato un progresso di sei centesimi in confronto al 10’’25 della passata stagione. Nella finale B il carabiniere ha chiuso al quinto posto mentre nel turno eliminatorio aveva corso in 10’’35 controvento.
Nei 100 ostacoli stagionale di Elena Carraro con 12’’93 (+1.4) in batteria, a quattro centesimi dal personale di un anno fa. Poi Carraro è ottava con 13’’01 (+1.6) in finale. Nei 200 metri 20’’53 (+0.4) di Andrea Federici, mentre Fausto Desalu è diventato il secondo italiano di sempre con 20’’08 (vento +0.8), alle spalle del solo Pietro Mennea (19’’72, tuttora record europeo). //
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