Jacobs verso le World Relays: «Siamo i campioni olimpici, vogliamo andare a Parigi»
«Siamo i campioni olimpici, siamo molto concentrati su questa gara e vogliamo qualificarci per Parigi». Marcell Jacobs, fianco a fianco con lo statunitense Noah Lyles, è tra le star della conferenza stampa ufficiale delle World Relays di Nassau alla vigilia della prima giornata che mette in palio i primi 8 posti per le Olimpiadi, in ognuna delle cinque staffette (4x100 uomini e donne, 4x400 uomini, donne, mista).
Lo sprinter campione olimpico dei 100 e della 4x100 si racconta con serenità e determinazione: «Ho avuto tanti infortuni negli ultimi anni e ho deciso di cambiare. È l'anno olimpico e sto provando a fare di tutto per tornare più forte di prima». Prima ci scherza su («Non posso rivelare troppi dettagli...») ma poi non evita le domande sulla nuova esperienza a Jacksonville con coach Rana Reider: «Negli Usa si lavora tanto, soprattutto sulla potenza. Niente giorni liberi prima delle gare: allenamento, allenamento, allenamento e poi si va in pista. Ora mi piace molto ma il primo mese è stato complicato. In Italia facevo un'ora e mezza di riscaldamento, adesso in mezz'ora devi essere pronto. In generale la mia vita in Florida è molto tranquilla: casa e campo, niente di più. Sono molto contento. Ho gareggiato nello scorso weekend e ora sono qui con la mia squadra per dare tutto».
Pressione
«Parigi dopo i due ori di Tokyo? Non sento pressione - chiarisce l'azzurro - solo motivazioni per vincere ancora, anche se so che non sarà facile... ora Noah is the man!», dice strizzando l'occhio a Lyles, tra i protagonisti della conferenza con l'olandese Lieke Klaver, la britannica Imani Lansiquot e il francese Téo Andant, sotto il sole di Nassau. «Che posto incredibile le Bahamas! Ci tornerò al 100% per le vacanze con mia moglie e i miei figli...».
Con il doppio trionfo olimpico in Giappone, Jacobs è entrato tra i miti dello sprint: «È stato molto divertente essere tra i protagonisti della serie Netflix sulla velocità. È una grande opportunità per me e per il nostro sport, per far capire che abbiamo una vita oltre la pista, ed è importante che le persone capiscano come lavoriamo. Non vedo l'ora che escano i primi episodi».
Appuntamenti
I prossimi «episodi» in pista, intanto, sono confermati: «La prima gara al rientro in Italia il 18 maggio a Roma, poi il 28 maggio a Ostrava e a seguire una tappa di Diamond League tra Oslo e Stoccolma. Per essere pronto per gli Europei di Roma». Intanto c'è Nassau. C'è la staffetta. C'è la prima occasione di volare a Parigi (l'eventuale seconda chance, domenica nel turno di ripescaggio che assegna altri sei posti) e non bisogna farsela scappare.
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