Jacobs trionfa agli Europei: «Potevo fare un tempo migliore, ma contava vincere»
Una notte di abbracci, festa e sorrisi per Marcell Jacobs. Solo intorno alle 2 di notte il riconfermato campione d’Europa dei 100 metri ha raggiunto casa Italia, alle ex Officine Farneto proprio dietro lo stadio Olimpico di Roma, per celebrare la doppietta azzurra con il compagno di squadra Chituru Ali e ricevere l’ennesima ovazione dopo il secondo titolo continentale consecutivo della specialità.
«Potevo fare un tempo migliore, so che potevo fare tra 9’’94 e 9’’92, ma contava vincere davanti a questo pubblico», ha ripetuto Jacobs dopo aver già espresso lo stesso concetto nella mixed zone dell’Olimpico, mostrando insieme al presidente Fidal Stefano Mei tutta la soddisfazione per un oro europeo che vale molto dopo un periodo non facile.
E a casa Italia è stata una gioia da condividere con tutte le persone che orbitano intorno al mondo Jacobs. A partire da mamma Viviana, dal primo figlio Jeremy che ha atteso a lungo il padre per regalargli un caloroso abbraccio e battergli il cinque, dallo zio Antonello con la compagna Cristina ed il cugino Elia, da tutto lo staff con il manager Marcello Magnani, il fido Andrea Caiaffa e la mental coach Nicoletta Romanazzi. Abbracci, sorrisi, strette di mano e poi a tardissima notte un piatto di pasta per una cerchia ristrettissima, con Jacobs che ancora vestiva la canotta della nazionale dopo aver espletato le interviste e le formalità dell’antidoping prima di lasciare lo stadio Olimpico. Dove stasera tornerà, pur restando al di fuori, per ricevere una medaglia d’oro dal valore intrinseco elevato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.