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Jacobs, il ritorno del Re a Turku, abbatte il muro dei 10”: «Era quello che volevo»

Mario Nicoliello
In Finlandia va sotto i 10’’. Prima 9’’99, poi 9’’92 suo terzo crono di sempre sui 100
A Turku Marcell Jacobs è tornato a correre i 100 metri sotto i 10"
A Turku Marcell Jacobs è tornato a correre i 100 metri sotto i 10"
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Un muro frantumato che cambia le carte sul tavolo in prospettiva olimpica. Dopo 672 giorni Marcell Jacobs torna a correre i 100 metri sotto i dieci secondi, stampando con 9”92 il quinto crono mondiale dell’anno e spedendo un chiaro messaggio agli statunitensi che disputeranno i Trials nel fine settimana.

Tempistiche

Quanto era stato ricercato invano per quasi due anni, si materializza per due volte nel giro di 60 minuti a Turku, in Finlandia, nella tappa Gold del Continental Tour, dove il fresco campione europeo di 100 e 4x100 si esprime in 9”99 in batteria (vento +1,4 m/s), per poi stampare appunto 9”92 un’ora più tardi in finale, con vento favorevole di 1,5 m/s.

Per l’olimpionico di Tokyo (in Giappone si impose con 9”80, dopo aver corso la semifinale in 9”84 e la batteria in 9”94) è la terza volata più veloce della carriera. Il desenzanese non scendeva sotto la fatidica barriera cronometrica dal 16 agosto 2022, quando a Monaco di Baviera vinse per la prima volta il titolo continentale, poi bissato a Roma dieci giorni fa.

Cronometro

Il tempo a tre cifre gli consente inoltre di strappare lo standard diretto di iscrizione ai Giochi olimpici, ai quale avrebbe comunque partecipato tramite il ranking.

Al di là del vento favorevole e della frescura (18 gradi), la doppia fatica finlandese ha confermato quanto il gardesano andava ripetendo da oltre un mese: se le tessere del puzzle fossero state attaccate nel modo corretto il cronometro avrebbe restituito un tempo attorno ai 9”90. E infatti reattività in partenza, efficacia in accelerazione e efficienza sul lanciato assommano 9”92.

C’è però di più. In finale Jacobs ha disintegrato il miglior Chituru Ali di sempre (primato personale a 9”96, terzo italiano dopo Jacobs e Tortu a infrangere il muro dei 10 netti e prima volta per due azzurri sotto i 10” nella medesima gara) nei secondi 50 metri, sfoderando una progressione lanciata che non si vedeva da Tokyo.

Soddisfazione

«Scendere due volte sotto i 10 secondi era quello che avevo pronosticato, perché ero conscio che passo dopo passo, gara dopo gara, sarebbe potuta arrivare la conferma del lavoro che stiamo facendo in allenamento. Il doppio riscontro è stato ottimo è quindi non posso che essere super contento», ha dichiarato a caldo il poliziotto delle Fiamme Oro, esprimendo anche una evidente contentezza per il risultato di Ali. «Sono felice pure per Chituru che ha fatto veramente un’ottima gara. Mi sento come un suo fratello maggiore, quindi bene venga questa sua crescita».

Impressioni

Il terzo messaggio dello sforzo scandinavo si ricava dal linguaggio del corpo. Sguardo sorridente, faccia rilassata, occhi aperti e brillanti. Jacobs è conscio che nel paese natale di Paavo Nurmi abbia ritrovato il bandolo smarrito della matassa e d’ora in poi sia in grado di essere padrone del proprio destino, indipendentemente dagli avversari.

Infatti le sue ultime parole sono di fiducia per l’avvenire: «È l’inizio di una grande stagione che culminerà a Parigi». Prossima recita il 29 giugno a La Spezia nel contesto degli Assoluti.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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