Italia, un’altra Coppa Davis: l’età dell’oro del tennis azzurro
Viviamo l’età dell’oro del tennis azzurro. Non solo Jannik Sinner: con un Berrettini ritrovato, l’Italia si prende di forza la Coppa Davis 2024 a Malaga, bissando il successo di 12 mesi fa, e corona così un anno formidabile, fatto della vittoria delle azzurre nella Billie Jean King Cup, dei due Slam e delle Finali Masters di Sinner, delle medaglie olimpiche di Parigi. Il punto della doppietta in Davis è arrivato, come da copione, dal numero 1 del mondo, che ha battuto per la nona volta su dieci l’olandese Griekspoor in un match più combattuto del previsto, ma alla fine scivolato per inerzia dalla parte del più forte.
Berrettini brilla
Alla finale di Malaga per assegnare l’«insalatiera» la Nazionale di Volandri si era presentata da favorita, a fronte dell’Olanda alla sua prima assoluta. E il capitano ha confermato le scelte della semifinale contro l’Australia, schierando nel primo singolare, contro Van de Zandschulp, Matteo Berrettini. Il plus è stato proprio il tennista romano, smarrito negli ultimi anni sulla via degli infortuni e tornato «martello» vincente, per il servizio e per la tenuta mentale. Un anno fa era in tribuna a tifare per i compagni. Stavolta ha giocato, ha vinto e alla fine è scoppiato in lacrime tra le braccia di capitan Volandri.
Le partite
Il punto della vittoria è arrivato da un Sinner dominante, nonostante la fatica: 7-6 6-2 il punteggio contro Griekspoor, che per tutto il primo set lo ha impegnato con un servizio veloce, passanti precisi, gran colpi da fondo e pochi errori. Così nessun break, tranne il primo serve olandese del tie. Sul 2-1, si è sgretolata la certezza dell’avversario e Sinner ha preso il volo sull’onda del 7-6. Ha breakkato subito sull’1-1 del secondo set, ma poi per troppi errori (la stanchezza che toglie concentrazione) l’immediato controbreak. L’azzurro, sul 2-2, si è ripreso il servizio del talentuoso olandese, ha breakkato ancora e sul 5-2 ha avuto tre match point, tutti sprecati. Il vantaggio dalla parità ha offerto l’ultima chance, per il 6-2 che ha fatto scoppiare la festa. Ancora più impressionante la vittoria di Berrettini: 15 ace, colpi vincenti, una tenuta mentale da grande giocatore.
Felicità
«Questa Coppa pesa, in tutti i sensi – le sue parole dal Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena –. A chi la dedico? Alla mia famiglia e a me stesso che non ho mai mollato. È incredibile, ho trovato delle splendide soluzioni in campo. La cosa più importante è essere riuscito ad arrivare integro. Questi momenti mi mancavano. Il mio livello di tennis è sempre stato lì, ma non è facile giocare al tuo meglio quando sei assente a lungo. L’obiettivo era stare meglio dopo ogni partita, e l’ho raggiunto».
Tuttofare
Alla vigilia di Malaga, Berrettini aveva assicurato la sua totale disponibilità a Volandri, per il singolo, il doppio o anche solo il ruolo di capotifoso, come fu sempre in Andalusia nel 2023. Alla fine li ha ricoperti tutti e tre, sorprendendo anche per l’intesa nel doppio con Sinner. «Lui mi è da esempio», le parole del romano sull’altoatesino. Che, d’altra parte, ha sempre sostenuto il compagno azzurro, incitandolo da bordo campo a ogni errore, ed esultando a ogni punto. Ora Berrettini, rientrato nella top 40, ha la possibilità di presentarsi all’apertura del nuovo anno da testa di serie degli Australian Open.
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