I bronzi di Yoko Plebani e Bicelli sono i premi alla perseveranza
L’estate magica dello sport bresciano è proseguita anche con le Paralimpiadi. A Tokyo tra fine agosto e inizio settembre sono brillate le stelle di Veronica Yoko Plebani e Federico Bicelli. La palazzolese ha trovato il paradiso nel triathlon, il nuotatore di Borgosatollo ha centrato la medaglia nella staffetta.
Determinazione
Plebani si è rivestita di bronzo nella prova multipla che mette insieme nuoto, ciclismo e corsa, riuscendo a eccellere per la prima volta in carriera dopo i tentativi sulla canoa d’estate e sulla tavola da snowboard d’inverno. È stata la medaglia della perseveranza e della tenacia, un traguardo che dà a Veronica il coraggio giusto per continuare a sognare ambiti obiettivi. Bicelli ha portato a casa il bronzo nella staffetta mista, grazie alla sua partecipazione in batteria.
La Paralimpiade di Federico è stata encomiabile anche a livello individuale, contesto nel quale si è districato in maniera formidabile in gare non sue, giacché la distanza preferita, i 100 metri a stile libero, non contemplavano la propria categoria di appartenenza. In autunno il portacolori della Polisportiva bresciana No Frontiere ha inoltre stabilito pure il nuovo record del mondo dei 100 S7, cominciando nel migliore dei modi il percorso verso Parigi 2024. Nei prossimi due anni e mezzi a seguirlo sul piano tecnico sarà anche Giorgio Lamberti.
Le altre
Nessuna medaglia in terra giapponese per la tiratrice valtrumplina Pamela Novaglio. La veterana bresciana ha comunque portato a casa una nuova avventura paralimpica. Il colpo grosso è riuscito invece a una bresciana d’adozione, Francesca Porcellato, che nella sua impresa d’argento in handbike è stata sostenuta dall’azienda Leonessa di Carpenedolo.
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