Honda NC 700 X, comoda... ed automatica
Molti consensi, altrettante critiche ma comunque tanta curiosità: la presentazione, all'ultimo Salone di Milano, delle nuove Honda 700 (tre modelli incluso lo scooter di questa cilindrata) ha suscitato - specie in rete - diverse emozioni per le ultime coraggiose scelte del più grande costruttore giapponese. Lo scooter-moto (o moto-scooter?) Integra della stessa Honda è stato il primo modello 2012 ad adottare il nuovo bicilindrico 670 cc, ma le due moto «vere», presentate ad Eicma 2011, hanno dato il via a una serie basata su una interessante parte comune tecnica ma che esplorano - nel loro insieme - un nuovo modo di industrializzare un prodotto, tenendo conto dei costi di produzione e del prezzo di listino finale.
Due sono i modelli di 700 cc di questa nuova era Honda: una naked pura, senza alcun riparo aerodinamico, e una facile enduro tuttoterreno (crossover) che assomiglia - prendendo a prestito la denominazione di un altro modello della Casa - a un agile crossrunner la cui posizione di guida comoda e rialzata è l'elemento caratterizzante.
Della NC 700 X (New Concept come indica la sigla), appunto il modello con posizione di guida più rialzata, si apprezzano l'estetica che mette in luce il frontale sovrastato da un leggero ma protettivo cupolino e la parte posteriore che, come vuole la tendenza moderna, lascia completamente scoperta la ruota e la trasmissione finale a catena; il grande monodisco anteriore con la ruota fonica che serve per il funzionamento dell'Abs (di serie) sono in bella mostra sul davanti; buone come sempre le finiture. Di pregio il vano per il casco posto dove solitamente c'è il serbatoio del carburante che in questo caso è posto sotto la sella con grandi benefici in termini di baricentro basso e quindi maneggevolezza in marcia.
Di questa 700 comunque la parte più innovativa è certamente il propulsore: il due cilindri affiancato ha il blocco inclinato in avanti con ulteriori vantaggi in tema di baricentro; le misure di alesaggio e corsa dichiarano che queste nuove unità tornano ai vecchi concetti di motori a corsa lunga che offrono grande potenza e pastosità ai bassi e medi regimi. Il cambio - qui come nello scooter Integra - è (a richiesta e con una differenza di 1.000 euro rispetto alla trasmissione tradizionale) il rinnovato Dct - Dual Clutch Trasmission - che permette di guidare assistiti da un automatismo totale (come fosse un variatore continuo) oppure di cambiare i rapporti con il doppio leveraggio al manubrio, alla moda dei più moderni cambi sequenziali.
I detrattori di questo modello (Internet si è scatenato nelle valutazioni) sottolineano come questa 700 sia troppo essenziale, troppo «intelligente» e con una cavalleria poco oltre i 50 Cv, non sufficiente per il turismo in coppia. Tanti, al contrario, apprezzano il coraggio Honda che a un prezzo di acquisto decisamente contenuto (poco più di 6.500 euro, Abs compreso) propone una 700 tecnologicamente avanzata e dai costi di manutenzione (12.000 km per il cambio d'olio, 48.000 per le candele) e d'uso (27 km/litro) decisamente contenuti: questa, per molti, è la strada del futuro che proporrà mezzi sicuri, affidabili, alla portata di tutti. La convinzione della Honda, e non può che essere condivisa, è quella che con il traffico moderno la velocità media del motociclista, in ossequio ai limiti del Codice della strada, porta sempre a un utilizzo basso dei propulsori a tutto vantaggio di una economia di esercizio e di consumo che può essere valorizzata con scelte opportune.
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