Giro d’Italia 2022, si deciderà fra il Garda e le valli bresciane
A pochi giorni dalla presentazione ufficiale del tracciato del Giro d’Italia 2022 si fanno sempre più concrete le indiscrezioni sulla tappa bresciana. Inserita nell’ultima settimana, non sarà una frazione di trasferimento, ma una di quelle più dure e decisive per la classifica generale.
Secondo le indiscrezioni che troveranno a breve conferma ci sarà la partenza dal lago di Garda, presumibilmente Salò nel sessantesimo anniversario del campionato Mondiale, poi il transito in Valsabbia (tra i principali sponsor della frazione c’è la Valsir con gli stabilimenti disseminati lungo la valle bresciana, a Vobarno, Carpeneda e la sede a Vestone che saranno toccati dalla Corsa Rosa) per poi affrontare il Crocedomini, impegnativa salita che dal versante di Bagolino non veniva affrontata dal 1998, l’anno magico di Pantani (salita che fu il preludio al trionfo di Montecampione) per poi raggiungere la Valcamonica e approdare al traguardo in Valtellina. Non prima di aver affrontato almeno un’altra grande salita, presumibilmente il Mortirolo affrontato dal versante bresciano di Monno prima di raggiungere la Valtellina con un traguardo o all’Aprica (la salita da Tirano è molto più impegnativa) oppure l’inedita scalata alla Diga del Campo Moro sopra Sondrio, già sperimentata con successo all’ultimo Giro under 23, ma inedita per la corsa dei professionisti.
Entrambe le soluzioni prevedono circa 200 chilometri di percorso. Il binomio fra Garda e Valtellina è destinato a durare nei prossimi anni per avere sempre tappe significative a ridosso della conclusione del Giro. Fautori dell’accordo sono da un lato Paolo Zanni, referente di Rcs per la provincia di Brescia e dall’altra Gigi Negri per la Valtellina. Un altro obiettivo, o per meglio dire sogno, sarà convincere Sonny Colbrelli (e soprattutto la sua squadra) a farlo partecipare alla Corsa Rosa che potrebbe letteralmente passare davanti alla casa dove è nato e cresciuto. Il valsabbino campione d’Italia e d’Europa e trionfatore della Parigi-Roubaix, non partecipa al Giro dal 2017, ovvero da quando è passato in Bahrain, squadra che l’ha dirottato verso il Tour de France e le classiche del Nord.
Nel 2022, dovendo cambiare per forza il suo programma per inserire obbligatoriamente la Roubaix (nel 2022 partirà col dorsale numero 1 sulla schiena) la partecipazione al Giro è fattibile e sarebbe nei desideri dello stesso corridore, che ha come obiettivo almeno una vittoria di tappa nei grandi Giri. Per avere la conferma del tracciato che abbiamo ipotizzato a fianco nella cartina basta attendere poco: fra dieci giorni infatti l’intero percorso del Giro d’Italia dovrebbe essere svelato.
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