Giro d'Italia, nel 2023 Sabbio Chiese partenza di tappa con arrivo al Monte Bondone
La Valsabbia ha da poco mandato in archivio le emozioni regalate dal tappone del 24 maggio scorso, quando la carovana del Giro d'Italia 2022 partita da Salò sfilò per diversi dei comuni valligiani. Gli stessi che anche nel 2023 torneranno a godere del passaggio del peloton se, come pare ormai scontato, troveranno conferma le indiscrezioni che negli ambienti ciclistici circolano ormai da settimane: quelli relativi alla tappa che darà avvio alla terza e decisiva settimana della gara che dovrebbe avere per partenza Sabbio Chiese.
Valsabbia e Garda in rosa
Un condizionale pro forma in attesa della presentazione ufficiale della competizione che si terrà lunedì 17 ottobre a Milano. La prospettiva galvanizza gli appassionati di ciclismo bresciani, valsabbini e gardesani in particolare, visto che la tappa, destinata secondo le previsioni a concludersi sul Monte Bondone, in Trentino, dovrebbe snodarsi per le strade di Vobarno (dove di fatto partì realmente la sfida dello scorso maggio terminata la passerella vista lago), Roé Volciano, Salò, e quindi tutti i comuni rivieraschi fino al confine trentino di Riva, vale a dire Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Gargnano, Tremosine, Tignale e Limone.
Quasi un omaggio anche a quel campionissimo di Sonny Colbrelli, ancora fuori dal gruppo dopo le sfortunate vicende catalane, che nativo di Casto fu giusto un anno fa omaggiato da Comune e tifosi di Sabbio Chiese da un piccolo monumento celebrativo, una pietra nel parco di Cleten (ribatezzato Cletenberg) da lui autografata a rievocare il pavè dell'impresa sulla Parigi-Rubaix.Le incognite
Sarà spettacolo assicurato, specie con la possibilità tutt'altro che remota che la tappa - 16esima, proprio come la Salò-Aprica di sei mesi fa - sia arricchita di salite nella frazione trentina. All'incirca una sessantina i chilometri in terra bresciana, dove il tracciato pare chiaro, diversamente dal resto del percorso della porzione trentina: è molto probabile che non saranno solo 105 i chilometri che separano la cima dalla Valsabbia a regalare emozioni, ma che lo staff della corsa rosa abbia incluso altre divagazioni... in salita.
Amarcord: quando fu Rovato-Monte Bondone
Al momento d'altro canto resta ancora da chiarire quale sarà il versante dal quale fuggitivi, scalatori, gruppo e compagnia cantante risaliranno il Monte Bondone. Cima che già in passato fu scelta per concludere una tappa di marca bresciana. Bisogna tornare al 2006, quando l'ex corridore e diesse, allora assessore comunale Beppe Martinelli portò il Giro sotto casa per la Rovato-Monte Bondone, anche allora 16esima frazione: per la cronaca quell'anno a spuntarla sul monte di Trento fu Ivan Basso, allora portacolori della Csc, che già in maglia rosa si aggiudicò l'edizione e alzò il Trofeo senza fine all'ombra della Madonnina. Ci tornerà anche stavolta ma nelle vesti di patron del team Eolo-Kometa. Ma questa è un'altra storia.
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