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Ginnastica, infortunio per Andreoli: il 2024 si chiude sotto i ferri

Erika Veschini
L’argento a squadre alle Olimpiadi di Parigi ha subito un distacco osseo al ginocchio: il ritorno alla piena funzionalità è però garantito
Uno dei passaggi della bresciana Angela Andreoli - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei passaggi della bresciana Angela Andreoli - © www.giornaledibrescia.it
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Una stagione da incorniciare, ha purtroppo un finale amaro per Angela Andreoli, che dovrà affrontare un lungo stop a seguito dell’infortunio avvenuto la scorsa settimana in Svizzera, durante il Memorial Arturo Gander a Chiasso.

L’argento a squadre ai Giochi di Parigi ha avvertito un forte dolore durante l’esecuzione al corpo libero nel meeting svizzero, al quale aveva preso parte insieme alla compagna della Brixia Veronica Mandriota. Dopo i primi accertamenti diagnostici, è arrivata ieri la diagnosi di un distacco osseo al ginocchio, fortunatamente senza coinvolgimento dei legamenti, che necessita però di un intervento chirurgico.

La diciottenne bresciana si sottoporrà dunque nei prossimi giorni ad un’operazione, che sarà fondamentale per il ripristino completo della funzionalità del ginocchio. Sebbene il recupero richiederà tempi abbastanza lunghi, il ritorno alla piena funzionalità è garantito. Può quindi tirare un piccolo respiro di sollievo anche il direttore tecnico della Brixia e della nazionale azzurra Enrico Casella, che nel costruire la squadra per Los Angeles 2028 punta anche sul giovane e cristallino talento di Andreoli.

«Sono molto dispiaciuta di dovermi fermare, ma sono grata di questo meraviglioso 2024 che mi ha regalato la medaglia d’argento alle Olimpiadi nel concorso a squadre - ha commentato Andreoli -. Ora mi devo operare, ma tornerò più forte di prima. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dimostrato affetto in questo anno, la mia squadra, la Federazione, l’Esercito e le mie compagne».

Nel tradizionale meeting dei grandi attrezzi di Chiasso, quando Angela Andreoli, dopo la seconda migliore trave di giornata (13.100), si è dovuta fermare al corpo libero per l’improvviso dolore al ginocchio sinistro, a tenere alto il blasone delle Fate vice campionesse olimpiche ci ha pensato Veronica Mandriota.

La brixiana ha chiuso sesta con il personale su tre attrezzi di 37.500 e ha ottenuto anche la terza piazza sul quadrato centrale a 12.450, e due quinti posti alla trave con 12.200 e al volteggio con 12.850. Nel completo con il totale di 41.350 ha vinto Kaylia Nemour, la stella franco algerina protagonista a Parigi. Argento per la tedesca Schoenmaier, che si è tenuta alle spalle la brasiliana Soares e l’austriaca Kickinger.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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