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Ginnastica artistica, bronzo europeo alla sbarra per Manuel Berettera

Erika Veschini
Il 17enne di Flero esulta: «Ero pronto, sia con la testa che con il fisico». Oggi tornerà in pedana agli Europei di Rimini per la finale all around con il quinto punteggio
Il flerese Manuel Berettera - Foto Panicot © www.giornaledibrescia.it
Il flerese Manuel Berettera - Foto Panicot © www.giornaledibrescia.it
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C’è ancora da attendere la finale all around di questa mattina, dove scenderà in pedana con il quinto punteggio, ma gli Europei di ginnastica artistica di Manuel Berettera sono già da incorniciare. Ieri a Rimini, nella giornata dedicata alle finali di specialità, il talento dell’Artistica Brescia, dopo il quinto posto al corpo libero con 13.166, è riuscito a salire sul podio della sbarra grazie ad una routine da 13.300, finendo alle spalle del francese Anthony Mansard (13.433) e del belga Kyano Schepers (13.333).

Uno splendido bronzo che segue la medaglia d'argento che il 25 aprile ha incoronato vice campioni d'Europa gli azzurrini della Nazionale juniores, secondi solo alla Gran Bretagna per una differenza quasi impercettibile di 28 centesimi. Manuel Berettera, insieme a Tommaso Brugnami, Diego Vazzola, Pietro Mazzola e Simone Speranza, è salito sul secondo gradino del podio continentale con il totale di 240.230 tenendosi alle spalle una fortissima Francia, medaglia di bronzo a quota 238.796. Dopo la medaglia a squadre, per il ginnasta classe 2006 allenato da Pietro Matias Bani è arrivata la gioia del bronzo individuale alla sbarra, frutto di grande lavoro e altrettanta tenacia, come ha commentato il tecnico bresciano. «Manuel è un gran lavoratore. Abbiamo fatto un percorso lungo, sempre in crescita. Non mi aspettavo sinceramente di arrivare così in alto, sono soddisfatto».

Bani ha proseguito poi nell’analisi della finale di specialità. «Alla sbarra è arrivato leggermente corto sullo Stalder Tkatchev, per il resto è stato perfetto. Una piccola incertezza, altrimenti chissà. Mansard è un passo avanti a tutti, ma gli altri se la potevano giocare. E noi ne abbiamo approfittato». Più che soddisfatto anche Berettera: «Sono veramente felice e ringrazio il pubblico presente perché l’incitamento dei nostri supporter mi ha dato una grande carica, per affrontare questa sbarra in una finale di altissimo livello. Alla fine sono riuscito a infilarmi tra questi ultraspecialisti, ero pronto, sia con la testa, sia con il fisico». Oggi il diciassettenne di Flero sarà in gara anche nella finale fra i migliori ventiquattro dell’all around insieme al compagno Brugnami, già oro individuale a corpo libero e anelli e argento al volteggio. L’Italia può continuare a sognare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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