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Giacomo Gamba di bronzo ai Mondiali militari di judo

Mario Nicoliello
Dopo la mancata qualificazione olimpica, il figlio d’arte si è rifatto nella sfida iridata in Uzbekistan
Giacomo Gamba con la medaglia - © www.giornaledibrescia.it
Giacomo Gamba con la medaglia - © www.giornaledibrescia.it
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Autunno di splendore per Giacomo Gamba, dopo una mesta primavera sul tatami e un’estate da spettatore. Il figlio d’arte ha conquistato la medaglia di bronzo nel torneo degli 81 kg ai Mondiali Militari di Tashkent dove il portacolori dei Carabinieri ha confermato quanto di buono sfoggiato già due settimane prima a Praga.

La medaglia

Italia a valanga in terra uzbeka, dove gli azzurri fanno incetta di podi nella rassegna dedicata agli atleti dei corpi dello Stato, nella quale il venticinquenne cresciuto nella Forza e Costanza ha battuto l’armeno Andreas al primo turno, perdendo contro il padrone di casa Sobirov nei quarti di finale, per poi rifarsi con gli interessi nei recuperi. Nel tabellone dei ripescaggi Gamba ha sconfitto prima il turkmeno Myradov, poi l’ungherese Toth, quindi il russo Kakharov e infine il kazako Narkulov. Un bronzo strameritato quindi per l’intensità agonistica riversata dal judoka bresciano. «Sono contento delle sensazioni che sto provando in generale».

Un Gamba rigenerato, quindi, completamente diverso anche nell’approccio a quello poco tonico che avevano lasciato in aprile, eliminato al primo turno dei Campionati europei. «Mi voglio godere quest’avventura. Vedremo che sarà, ora ho solo voglia di divertirmi facendo lo sport che amo».

E infatti il sorriso stampato sul suo volto quando la medaglia gli penzola sul petto e il tono piacevole della sua voce sono sintomi di una tranquillità d’animo, foriera di ottime sensazioni anche durante i combattimenti. «Grazie a tutte quelle persone mi aiutano a esprimere al meglio quello che sono. È un gioco di squadra. Grazie al centro sportivo dei Carabinieri, sono contento di avergli portato questa medaglia».

Un cambio di testa

Che qualcosa fosse cambiato, dopo la forzata pausa estiva, visto che per Gamba i Giochi parigini erano rimasti una chimera, lo si era già intuito a fine settembre nello European Open di Praga, dove il carabiniere si era accomodato sul gradino più basso del podio.

Quattro vittorie per il judoka di Brescia anche in quel contesto, con le affermazioni agevoli nei confronti dello svizzero Thien Oulevey e del francese Spiros Eleftheriadis. Poi, dopo il ko nei quarti contro il georgiano Iraki Beroshvili, Gamba aveva superato il ceco Jan Svoboda e l’ungherese Botond Toth.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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