Ganna & compagni e la Paternoster: ciclismo azzuro ancora da oro
L'Italia ha una marcia in più anche ai mondiali di ciclismo su pista, ed il Velodromo di Roubaix si tinge ancora d'azzurro. Dopo l'oro dell'altroieri nello scratch con Martina Fidanza, ieri sono stati Filippo Ganna e compagni nell'inseguimento a squadre a conquistare il titolo iridato, così come Letizia Paternoster che conquista il mondiale nella gara ad eliminazione. La squadra femminile si deve accontentare dell'argento nella finale dell'inseguimento donne vinta dalla Germania.
Jonathan Milan, Liam Bertazzo, Simone Consonni e Filippo Ganna riportano l'Italia sul tetto del mondo e completano un anno straordinario: campioni del mondo dopo aver conquistato il titolo olimpico. L'Italia ha pedalato in 3'47" e 192 centesimi respingendo l'assalto di una Francia - Thomas, Tabellion, Denis e Boudat - bravissima nel tener testa agli azzurri fino a 400 metri. L'Italia non vinceva il mondiale dal 1997 quando a Perth vinsero Mario Benetton, Adler Capelli, Cristiano Citton, Andrea Collinelli.
Oggi sarà il gran giorno di Filippo Ganna nell'inseguimento individuale gara nella quale anche Jonathan Milan, reduce dal titolo continentale, ha le carte in regola per puntare alla finalissima.
In lacrime Letizia Paternoster conquista la sua prima maglia iridata tra le elite nella gara a eliminazione femminile. Una gara perfetta quella della Paternoster, senza sbavature econdotta con intelligenza tattica. Nella volata per l'oro l'azzurra supera nettamente la belga Lotte Kopecky, mentre il bronzo è appannaggio della statunitense Jennifer Valente.
Bella medaglia d'argento per il quartetto italiano nella finale dell'inseguimento a squadre donne.
Le azzurre Martina Alzini, Elisa Balsamo, Chiara Consonni e Martina Fidanza chiudono in 4'13" e 690 contro i 4'08" e 752 della Germania composto dalle campionesse olimpiche Franziska Brausser, Lisa Brennauer, Laura Suessemilch e Mieke Kroger. Festa francese nella finale dello Scratch maschile grazie alla vittoria di Donovan Grondin che supera il belga Tuur Dens e l'inglese Rhys Britton. Soltanto nono Elia Viviani che ha sofferto il ritmo esasperato negli ultimi cinque giri rimanendo intrappolato nelle posizioni di rincalzo una volta lanciato lo sprint decisivo.
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