Da un ictus alla rinascita: la forza del maestro di tennis Mauro Pezzi
«Non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi» è la celebre frase pronunciata da Sylvester Stallone nel film Rocky Balboa. Parole che vestono benissimo Mauro Pezzi, insegnante di tennis della Vavassori Tennis Academy, colpito da un ictus il 28 dicembre 2022.
La storia è raccontata in «Assist tra cielo e terra» scritto da Pezzi con Alice Palumbo, docente dell’Università Cattolica di Brescia e co-amministratrice di In-genere, Asb/Comunicazione e AsBorsoni: «Una storia universale – ha detto – a ciascuno di noi potrebbe succedere e quello che conta è l’approccio che si ha alla difficoltà. Un esempio di cura collettiva. Lo ammetto ho pianto tantissimo a scrivere questo libro, ho raccolto testimonianze di chi lo ha accompagnato in questo viaggio e nel farlo ho raccolto le loro emozioni, è stato molto difficile. La cosa più bella è stato l’incontro con questa umanità che fa sperare ancora nel mondo».
C’è la lotta, la fede, la gratitudine, ma soprattutto c’è il coraggio e la forza di un uomo, Mauro Pezzi, innamorato della vita. Dopo un lungo e difficile percorso, fatto di dolore, ma soprattutto di forza, Mauro ha ricominciato, ancora più consapevole di prima di quanto siano importanti i rapporti umani.
Il libro, presentato ieri alla libreria Ferrata in città, è quindi la storia di una rinascita, di una vittoria che arriva – come insegna lo sport e in questo caso il tennis – grazie alla squadra: «Il libro è un ringraziamento a tutta quella gente che mi ha aiutato – ha detto Pezzi –, tante persone. Dagli amici al personale ospedaliero: sono stato a Chiari alla Domus, ora sono paziente al Civile, ho incontrato tante belle persone che hanno curato non un paziente, ma una persona. È questa la medicina principale».
Nel percorso oltre al tennis e agli amici è stata fondamentale la fede: «Io avevo una mamma molto devota, adesso cerco di stabilire con Dio un rapporto simile a quello che aveva lei. Il tennis è la mia professione la cosa che mi ha dato la motivazione di andare avanti ancora sulle mie gambe. Ormai lo dico sempre: è la gente che fa andare bene le cose, che rende bello un posto, l’ho imparato in questi anni».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.