Coppa delle Alpi, la quarta tappa attraversa il Liechtenstein
Cartoline dalla Svizzera. La quarta tappa della Coppa delle Alpi si corre quasi tutta in terra elvetica, da St. Moritz, nella valle dell’Engadina, a Gstaad, nel Cantone di Berna. Le trenta vetture d’epoca, e il convoglio di opinion leader che le segue, oggi hanno percorso quasi 400 km. È la giornata più lunga. Le prime prove cronometrate sono sullo Julierpass, ancora ammantato di neve. In testa alla classifica provvisoria, dopo la terza tappa di ieri, ci sono ancora Genesi e Rohr sulla loro Fiat 508 S Balilla Coppa D del 1934, determinati a mantenere il primato fino alla fine. Scendendo di quota la neve si è sciolta, mostrando una teoria di pini verdi e tetti rossi. L’appuntamento è a Vaduz, in Liechtenstein, dove il primo ministro Daniel Risch dà il benvenuto agli equipaggi. È la prima volta che la Coppa delle Alpi si spinge fin quassù, arrivando ad attraversare ben sette Paesi nei suoi cinque giorni di manifestazione.
In Liechtenstein
«Nonostante siamo un piccolo Paese - commenta Risch - abbiamo un grande spirito imprenditoriale e si basa proprio su questo la nostra forza. Ci sentiamo molto europei e per noi è un enorme piacere avervi qua, grazie per essere venuti».
Da Vaduz alle sponde del lago di Zurigo sembra di stare in una pubblicità delle Alpenliebe. O di una tavoletta di cioccolata Milka. Anche il profumo che si respira nell’aria è di una dolcezza che rimanda ai profumi d’infanzia, quelli che s’immaginavano guardando il cartone di Heidi in tv. In questa porzione di Svizzera, dove madre natura ha disegnato e l’uomo è stato rispettoso, i prati sono di un verde brillante tempestato di fiori gialli, con le mucche e le caprette che fanno ciao. Le scocche colorate sfilano via veloci fino a Lucerna, dove il Museo svizzero dei Trasporti le accoglie tra i suoi tesori: tra motori d’epoca ci s’intende.
«Il museo è incentrato sull’evoluzione della tecnologia - spiega il direttore Daniel Geissmann - sui trasporti e sulle comunicazioni. Per noi ospitare un evento di 1000 Miglia è una grande opportunità per dare lustro al nostro museo e farlo conoscere anche agli appassionati di auto storiche».
Pomeriggio di pioggia
Dopo pranzo (tardivo) il sole abbandona la gara. E piove sui nostri volti silvani, e sulle mani ignude dei piloti alla guida delle cabriolet. Chi può chiude la capote, agli altri equipaggi non resta che prenderla con sportività. A Gstaad mancano ancora 140 km. Il castello medievale di Thun svetta imponente all’ingresso del Cantone di Berna. Il traffico del tardo pomeriggio rallenta un po’ le vetture, i severi limiti di velocità svizzeri fanno il resto: l’arrivo di tappa è quantomai sofferto.
Stasera a cena si parlerà di best practice nelle produzioni agroalimentari di montagna. E così anche domani sera a Courmayeur, ultima località toccata dalla manifestazione. Sabato mattina, infine, un convegno tirerà le somme di quanto discusso durante tutto questo Grande Viaggio Alpino.
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