Coppa delle Alpi, con la prima tappa un tuffo nel verde e nel bianco
Da Trieste a Kranjska Gora é un tuffo nel verde e nel bianco. Alberi rigogliosi e neve a bordo strada sono la scenografia perfetta per la prima mattinata di gara della Coppa delle Alpi 2024, organizzata da Mille Miglia. Ma c’è anche l’azzurro di un cielo limpido ben oltre le aspettative, con temperature che superano abbondantemente i 20 gradi. Il Carso, l’Isonzo, Caporetto: a cavallo tra Italia e Slovenia le trenta auto d’epoca in gara sfrecciano sulle strade della Grande Guerra, che ora restituiscono solo pace.
Si passa da Tomin, insignita del titolo di Città Alpina nel 2016 «per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale», e qui in effetti il tempo sembra essersi fermato all’epoca di una natura quasi incontaminata. Sullo sfondo le cime innevate delle Alpi Giulie che man mano si fanno più vicine, fino a entrarci dentro e attraversarle, avvitandosi sui 49 tornanti del Passo della Maistrocca per raggiungere Kranjska Gora. Qui ci si ferma per il pranzo, ed è l’occasione per parlare delle buone pratiche messe in atto dalla cittadina slovena in tema di turismo accessibile.
Quest’anno, infatti, Mille Miglia ha abbinato alla gara di regolarità un percorso di riflessione e scambio di best practice nelle comunità attraversate, leggendo le Alpi come un laboratorio territoriale europeo, nel quale si intrecciano questioni fondamentali che rimandano al precario equilibrio tra uomo e natura, tra crescita e sviluppo, tra grandi driver della modernizzazione e capacità delle comunità locali di governare le trasformazioni in corso in ambito sociale, economico e ambientale.
Nel pomeriggio la gara riprende: si varca nuovamente la frontiera per rientrare in Italia e la Carnia accoglie gli equipaggi con i suoi scorci mozzafiato. Prima Tolmezzo, Città Alpina 2017 «per la particolare attenzione ai rapporti con il territorio circostante», e poi Comeglians, uno dei sette Comuni coinvolti contro lo spopolamento delle terre alte.
Il finale di tappa, dopo circa 370 km, 21 prove cronometrate e 4 prove media, è a Cortina d’Ampezzo che, attraverso il progetto Cortina Thinks Green, utilizza da tempo energia certificata green al 100% per i propri impianti sciistici. Al rifugio Faloria si parla di Olimpiadi, quelle del 2026, ponendo l’accento su sostenibilità e accessibilità. Domani si riparte da qui, alla volta di Seefeld, con sosta al Messner Museum di Ripa (Brunico).
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