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Coppa del Mondo di sci, Marta Rossetti pronta: «Carica e senza pressioni»

Sabato e domenica il via della stagione a Levi: «Obiettivo? Entrare nella top 10 più stabilmente»
Marta Rossetti - © www.giornaledibrescia.it
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Carica sì, ma pressione no. Marta Rossetti non sente di dover mettere ulteriori aspettative all’inizio della «sua» stagione di Coppa del Mondo di sci, ma la slalomista di Raffa di Puegnago certo sa che a 24 anni c’è l’aspirazione di andare oltre i «semplici» piazzamenti.

Il punto

«Anno fondamentale? Non la metterei in questi termini - attacca la specialista gardesana - si fa quel che si può. Mi preparo sicuramente per fare il meglio. Non sento la pressione di dover fare il salto di qualità e non voglio aggiungerne, ma io so quello che voglio».

Si parte sabato e domenica dalla Lapponia, da Levi per la precisione, una pista che a Rossetti non ha mai dato grosse gioie visto che a referto c’è solo un ventinovesimo posto su sette partecipazioni. «Ed è per quello che sono un po’ agitata, non è proprio la mia pista preferita - ammette - ma quest’anno spero di raccogliere qualcosa. Devo restare tranquilla e sciare bene, sono le prime gare. Non abbiamo sciato moltissimo negli ultimi tempi, ma abbiamo puntato sulla qualità».

Ecco che ritorna, la qualità. Perché volente o nolente, uno step la gardesana intende farlo. Dopo il difficilissimo inverno 2021/2022 tra crisi di prestazioni e problemi fisici che l’hanno condizionata, nella scorsa stagione Rossetti è stata brava a ritrovarsi pian piano, riuscendo più volte ad entrare tra le prime 20. Mai però riuscendo ad avvicinare quell’undicesimo posto del dicembre 2020 a Semmering, che ancora resta il suo miglior risultato in Coppa del Mondo.

Sguardo al futuro

«Sicuramente l’obiettivo rimane entrare nella top 10 e magari farlo in maniera abbastanza stabile. L’anno scorso sono dovuta ripartire da zero, per cui sicuramente sono più avanti rispetto al 2022 non avendo avuto intoppi».

E si spera che il lavoro estivo frutti, sperando di sfruttare un piccolo «segreto». «Nei mesi caldi ho lavorato bene con il mio preparatore Cristiano Durante. Abbiamo aumentato la volumetria, ma la linea rimane quella. Diciamo che ho fatto tante ripetute per cercare di arrivare bella fresca sui finali di gara, visto che spesso soffrivo. I materiali? Ho testato vari set-up e molto dipende dalle condizioni di neve, ma alla fine sono rimasta fedele ai "miei" sci. Dipende dalla giornata, ma il mio skiman mi conosce bene».

Insomma, la pressione non vuole alzarla. Ma Marta Rossetti ha ben chiari gli obiettivi da centrare nella stagione che è alle porte. Soprattutto a lei, la giovane Italia dello slalom, chiede i risultati per uscire dall’anominato.

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