Consegnati gli Oscar dello sport bresciano a D’Amato, Danesi e Rigali
Hanno portato il nome di Brescia in giro per il mondo, lo hanno nobilitato con i loro risultati, con i loro successi momento più visibile di impegno, lavoro e grandi sacrifici. E la città, all’auditorium San Barnaba, li ha celebrati ieri consegnando loro l’Oscar dello sport bresciano, premio giunto all’edizione numero 47, tra i più longevi in Italia nel suo genere.
«Questa è l’Olimpiade locale - l’ha ribattezzata il professor Ugo Ranzetti, da sempre mente e motore della stessa -, perché è un’iniziativa pubblica, sostenuta da Comune e Provincia, con la presenza del Coni, retta da una commissione funzionale a tutte le esigenze e da volontari, che vede qui presente l’élite sportiva passata e presente. Voi, infatti, siete il meglio del territorio, l’espressione della sua bellezza, delle sue possibilità, nonché del modo corretto di crescere».
I protagonisti
Tre gli atleti insigniti dell’onoreficenza: la ginnasta Alice D’Amato, la pallavolista Anna Danesi ed il velocista Roberto Rigali. Poi 30 quelli premiati, 5 tecnici, 3 dirigenti, 2 giudici, altrettante vecchie glorie e tre società, oltre al premio speciale Cesare Pettinari, assegnato a Francesco Casali.
«La mia carriera - ha accolto il premio la giovane D’Amato con un pass olimpico già in tasca - è iniziata con importanti competizioni e risultati che stanno arrivando ora. Sono felicissima di questo e farò di tutto per migliorarmi. Questo riconoscimento si aggiunge a quanto vinto sul campo e ne sono davvero felice».
Assente Anna Danesi, il cui premio, quarto consecutivo, è stato ritirato dal papà (lei ha ringraziato la città con un video messaggio), c’era invece Roberto Rigali, vice campione del mondo con la staffetta 4x100: «La mia è stata una stagione con i fiocchi - ha ammesso - e l’ultima gara è stata la ciliegia enorme su una torta già bellissima. Questo premio per me è un grande onore, ora l’obiettivo sono le Olimpiadi».
Ad applaudire lui e tutti gli altri atleti, che Tiziana Gaglione, delegata del Coni Brescia, ha definito «esempio della grandissima qualità del nostro territorio che vede praticare una varietà incredibile di discipline», anche la prefetta Maria Rosaria Laganà: «Questa cerimonia - ha detto salutando i presenti - è il miglior modo di concludere una giornata, la mia, di impegni che hanno avuto come argomento la violenza, problema, tema purtroppo predominante. Perché una volta di più ricorda che lo sport fa bene a 360 gradi, alla persona ed alla collettività».
Come hanno ribadito pure gli assessori della Provincia, Alberto Bertagna, e del comune di Brescia, Alessandro Cantoni.
«È un onore - ha detto Bertagna - poter offrire alle nostre eccellenze ed ai loro educatori una manifestazione unica nel suo genere. Lo sport è un messaggio di cui voi siete apice, con voi si trasmettono valori, cultura, ed è bello oggi riconoscere i vostri sforzi, il vostro impegno». «Sono felice di celebrare queste vittorie - gli ha fatto eco Cantoni -: con esse ricordatevi il bello del percorso, le persone con cui avete costruito i successi. Con l’augurio che possiate raggiungere traguardi sempre più alti».
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