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Collari d’Oro 2021, spiccano le imprese degli atleti bresciani

Premiati Marcell Jacobs e gli altri titolati ai Giochi. Ma anche Sonny Colbrelli dopo l’impresa alla Roubaix
Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi alla cerimonia dei Collari d'Oro 2021 - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi alla cerimonia dei Collari d'Oro 2021 - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Come a ottobre, più che a ottobre. Perché se due mesi fa il «recupero» dei Collari d’Oro del Coni del 2020 aveva celebrato i grandi ciclisti bresciani del passato ed i tecnici ancora al top nel presente (Scariolo, Ghidoni, Glisoni), la cerimonia di ieri a Roma riferita al 2021 ha reso onore all’anno magico dello sport italiano («stagione storica», come l’ha definita il presidente del Coni, Malagò). Un anno in cui la brescianità ha spiccato.

Perché nell’anno dell’Italia di Mancini di nuovo sul tetto dell’Europa del pallone, i momenti più iconici li hanno regalati due bresciani: il primo, Marcell Jacobs, nato in Texas ma desenzanese fino al midollo, portando l’Italia dell’atletica laddove mai era arrivata, ovvero all’oro olimpico dei 100 metri e della staffetta 4x100; l’altro, Sonny Colbrelli, valsabbino di Casto, riportando dopo 22 anni il tricolore a sventolare sul podio della Parigi-Roubaix.

Il ciclista per motivi personali non ha potuto essere a Roma all’Auditorium Morricone a ricevere il premio, così è fin troppo chiaro come lo sprinter bicampione a Tokyo sia stato tra i più acclamati fra quelli transitati sul palco delle premiazioni. La massima onoreficenza sportiva italiana è andata a tutti quelli che in Giappone hanno conquistato il titolo olimpico, oltre ad altre imprese sportive di quest’anno che volge al termine. Tra questi anche i successi all’Europeo delle due squadre di pallavolo: premiati i due tecnici, quindi anche Davide Mazzanti dell’Italrosa in cui notevole è stato anche il contributo della roncadellese Anna Danesi.

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La cerimonia è stato un voluto alternarsi di atleti e paratleti: un modo di rendere onore a entrambi i comparti per lo straordinario anno vissuto, ma anche di ribadire come in realtà facciano entrambi parte di unica grande famiglia, quella dello sport, ribadito a più riprese da Malagò, dal presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, dal Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e dal premier Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio è arrivato sul palco proprio quando in corso c’era la lunga premiazione degli alfieri dell’atletica leggera: mai così vincente ai Giochi, anche e soprattutto per l’exploit di Jacobs. Che sul palco ha scherzato con Gianmarco Tamberi (come in quel magico 1 agosto), dialogato con i compagni di staffetta, scherzato e appunto stretto subito la mano a Draghi.

Del resto, dopo quanto fatto nel 2021, oramai ci ha fatto l’abitudine al ruolo di «Re».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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