Ciclismo, Zambelli vince la Coppa San Geo numero 98
Per il vincitore della 98esima Coppa San Geo trofeo caduti di Soprazocco e memorial Giancarlo Otelli e Attilio Necchini bisognerebbe coniare un nuovo detto: «non c’è tre senza quattro». Al quarto assalto alla coppa San Geo, infatti il trentino di Volano (comune a nord di Rovereto) Samuele Zambelli della Work Service è riuscito a vincere il trofeo quasi centenario che ha aperto anche quest’anno la stagione agonistica nazionale dei dilettanti.
Lo ha fatto stavolta non attendendo la volata, ma anticipando il gruppo dei velocisti superstiti da sei scalate allo strappo di Cisano e portandosi appresso il giovane inglese Kingston, battendolo poi di esperienza nello sprint. Terzo e primo del plotone all’inseguiemento il bergamasco Persico, vincitore lo scorso anno.
La cronaca
La Coppa San Geo, organizzata da 45 anni da Gianni Pozzani con il sostegno degli amici Luigi Borno, Valentino Metelli e Rudy Zucca ha visto al via duecento corridori in rappresentanza dei migliori team dilettantistici e Continental italiani e qualche squadra straniera è stata vivace e combattuta. Dopo la partenza dall’albergo ristorante Sullivan di Ponte San Marco, la manifestazione è animata inizialmente da un drapello di otto corridori fra i quali il coriaceo e interessante bresciano Walter Calzoni della Delio Gallina Ecotek Lucchini nel finale la corsa si è fatta ancora più combattuta.
Le sei salite del Cisano con un tratto in ciotolato hanno rimescolato le carte. Numero dell’Elite Thomas Pesenti della Beltrami Tre Colli che si riporta sul drappello di testa, mentre nel gruppo inseguitore via via più magro, sono attive la Corratec con alcuni professionisti in organico, la Colpack Ballan che confida sull’enfant du pay Lorenzo Balestra, e la Carnovali Rime Sias che punta sulle doti veloci del giovane bresciano Giosuè Epis.
I precedenti a San Felice
È la quarta volta nella sua lunga storia che la Coppa San Geo si conclude a San Felice del Benaco: nel 1993 vide la vittoria di Simone Rebellin, fratello del più famoso Davide, nel 2005 Roberto Traficante poi passato professionista e soprattutto nel 2006 sotto un diluvio, il bresciano Roberto Ferrari. Il sole splende alto nel cielo del Garda, ma raffiche di vento gelido mettono a dura prova i corridori. Uno spagnolo della Eolo Kometa si ferma a bordo strada in preda ad un colpo di freddo ed è subito soccorso dagli organizzatori con le coperte termiche. Le tornate finali di fronte ad un pubblico a bordo strada che non si vedeva così numeroso da tempo, si susseguono veloci e intense, mentre il gruppo si avvicina e all’ultimo giro riassorbe i battistrada.
È in quel momento, mentre i velocisti allacciano gli scarpini per lo sprint, che Zambelli coglie l’attimo e allunga alzando la frequenza di pedalate. Gli piomba alle spalle l’inglese Kingston, grande passista, ma nello sprint a due prevale l’esperienza del trentino emigrato alla Work Service dopo una lunga militanza in team bresciani al termine di 153 chilometri di puro spettacolo. Nella top ten nessun bresciano, ma il neoacquisto della Biesse Carrera, il danese Anders Foldager, è sesto mentre Francesco Di Felice capitano in pectore della Gallina Ecotek Lucchini è decimo.
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