Brescia terra di velocisti: il campione Tebogo si allena a Sanpolino
Brescia terra di velocisti. Di nascita, crescita, formazione e, da qualche stagione, anche di allenamento. Da sempre nell’atletica leggera ci sono azzurri che svernano in Africa e atleti del continente nero che trascorrono l’estate in Europa. Ma, da quando il Gabre Gabric di Sanpolino è entrato in funzione, la gradita novità è che anche Brescia è entrata nel circuito: la nostra città è infatti diventata la meta preferita dei velocisti del Botswana gestiti da Federico Rosa.
Il nome di punta del gruppo è quello di Letsile Tebogo, ventenne fresco del record africano sui 200 metri, sui quali correndo nella tappa di Diamond League di Londra in 19”50 è diventato il sesto uomo al mondo.
Per affinare la preparazione in vista del Mondiale di Budapest, evitando l’afa di questi giorni, Tebogo rimarrà nella capitale britannica fino al 7 agosto, quindi farà ritorno a Brescia per una settimana e successivamente volerà alla volta dell’Ungheria. A raccontarci la vita bresciana del velocista è il suo manager, Federico Rosa.
La storia
«Letsile è arrivato in città in primavera, insieme all’allenatore Dosi Mosimanyane e ai colleghi quattrocentisti Ndori, Scotch e Ngozi. I cinque - racconta Rosa - condividono un appartamento in zona centro, tra il Carmine e via San Faustino e finora hanno trascorso in città, seppur non consecutivamente, un paio di mesi».Tebogo è il detentore con 9”91 del primato mondiale Juniores dei 100 metri, distanza sulla quale ha vinto per due volte l’oro iridato Under 20, nel 2021 a Nairobi e nel 2022 a Calì. Non è però uno specialista del rettilineo, giacché oltre che sui 100 e i 200 si diletta pure sui 400 dove vanta un primato di 44”75. «Gli atleti capaci di correre i 100 sotto i 10”, i 200 sotto i 20” e i 400 sotto i 45” si contano sulle dita di una mano e Letsile è uno di questi, a testimonianza di una duttilità pazzesca. A mio avviso sui 100 può crescere tanto, perché non ha ancora dimostrato tutto il suo potenziale sulla distanza regina».
Per la rassegna iridata di Budapest il Botswana lo ha convocato per 100, 200, 4x100 e 4x400: «Farà le due gare individuali, poi in base alle sensazioni deciderà per le staffette. In stagione ha fatto finora otto gare, di cui ben cinque in Diamond League, ma mi sentirei di dire che la sua vera carriera non è ancora cominciata. È un talento che si sta costruendo e in questa fase di crescita Brescia sta giocando un ruolo importante».
In città infatti Tebogo e compagni hanno trovato tutto il necessario per allenarsi ad alta intensità: «L’impianto di Sanpolino è il cuore dell’attività in pista, dove grazie alla Fidal di Brescia Letsile e gli altri hanno potuto beneficiare dello spazio preferito senza problemi. Il Centro Marathon è invece il luogo dove svolgono la fisioterapia e i test per raccogliere utili dati, infine grazie alla collaborazione del Millennium siamo riusciti a trovare pure il posto giusto per svolgere l’attività in palestra con pesi e attrezzi vari». Nel 2023 Tebogo e i botswani stanno ripercorrendo le orme seguite l’anno passato dall’ivoriana Ta Lou, segno che la presenza estiva in città degli atleti internazionali di Rosa Associati è ormai una costante.
«Letsile ama la vita bresciana e non si concentra solo sull’atletica. Appena arrivato ha assistito dal vivo ad alcune partite della Germani al PalaLeonessa, appassionandosi alla pallacanestro, e quando non è stanco la sera fa qualche passeggiata per il centro». Un campione ancora in erba, caratterizzato da modestia e umiltà: «È un atleta serissimo, molto sereno, che non se la tira per niente. Ogni volta che trascorro del tempo con lui - conclude Rosa - a colpirmi è la sua tranquillità». Un bresciano d’estate pronto a sfrecciare sul rettilineo.
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