An Brescia rischia col Posillipo, decide il lampo di Alesiani
Rischia tantissimo l’An Brescia che conquista i tre punti solo alla fine. Contro Posillipo finisce 12-11 per le calottine bresciane che offrono una prestazione sottotono, ma portano a casa la posta completa. Primo tempo combattuto con i padroni di casa che realizzano due gol grazie ad altrettanti rigori trasformati da Brgulian (1-0) e Radulovic (2-1). Nel mezzo la rete di Ferrero (1-1) e a metà tempo quella di Del Basso (2-2). Pressing alto per Brescia, ma Posillipo si gestisce bene: Mattiello fa il 3-2 in doppia superiorità, risponde ancora Del Basso per il 3-3.
Reazione
Meglio nella seconda frazione Brescia che spinge di più, ma è anche più efficace in fase di conclusione. Balzarini insacca il 3-4, Irving il 3-5 e Faraglia il 3-6. Il +3 però dura poco perché l’An cala in attenzione e incassa due reti nel finale con Briganti (4-6) e Mattiello (5-6). Torna ancora equilibrata la situazione nel terzo periodo con l’An che, però, commette un errore dietro l’altro: male l’attacco e male anche la difesa. Milicic apre il tempo pareggiando (6-6), Ferrero riporta gli ospiti sul +1 (6-7), ma è botta e risposta. Brgulian (7-7), poi Dolce (7-8), poi Radulovic (8-8) e chiude Del Basso (8-9). Nell’ultima frazione succede di tutto: Irving fa il 10-8 per Brescia, ma Cuccovillo e Milicic firmano il l 10-10. Poi l’An conquista un rigore, ma nella confusione viene assegnato time out a Bovo che furente dice di non averlo chiamato: espulsione e gioco fatto riprendere da centrovasca. La reazione dei bresciani arriva con Alesiani che fa l’11-10, Cuccovillo riaggancia ancora, ma chiude una splendida rete di Gianazza.
Il coach
«Era una partita che temevo – dice coach Bovo – perché Posillipo con noi, Savona e Recco ha fatto più punti in questa seconda parte di stagione. Giornata negativa per tutto il gruppo, abbiamo abbozzato cose che facciamo molto meglio. D’altronde la pressione è aumentata, l’aspettativa, che ci siamo guadagnati con i risultati ottenuti fino ad ora, adesso è altissima. L’importante è aver retto fino alla fine. Il rosso? Ho solo detto che non avevo chiamato time out: ero a bordo piscina e il telecomando sulla panchina, lontano. Faremo ricorso per la squalifica».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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