A Moletto e Wanjiru una Tre Campanili dai grandi numeri
Accanto allo striscione di arrivo, in piazza Garibaldi, c’è un’orchestra di percussionisti che scandisce il ritmo, segno tangibile che la Tre Campanili è tornata ai fasti del passato. All’ombra della chiesa di Vestone, quando il plotone ha preso le mosse, si è rivista la marea di podisti (700 in tutto) che ha fatto della mezza maratona valsabbina una delle classiche della corsa in montagna italiana. Cinquecentoquarantasei atleti classificati e due vincitori degni della manifestazione: Marco Moletto in campo maschile e Njihia Catherine Wanjiru tra le donne.
Tempi
Lui ha bloccato il cronometro a 1h21’55”, lei a 1h53’29”, due prestazioni che impreziosiscono la quindicesima edizione maratonina targata Ivars e organizzata dalla Asd Libertas Vallesabbia, con il patrocinio del Comune di Vestone e, per la prima volta, col patronato di Regione Lombardia. Il menù prevedeva 21 chilometri e 97 metri, con un dislivello di poco più di 900 metri, su un percorso misto. Primi sei chilometri in asfalto, poi terre bianche, sentieri e mulattiere tra i comuni di Vestone, Pertica Alta e Bassa. Il tutto in un alternarsi continuo di salite e discese, attraversando borghi storici e gustandosi scorci immersi nella natura.
Maschile
La gara maschile ha premiato un atleta piemontese, tornato in questa stagione alle competizioni dopo uno stop di quattro anni per una squalifica rimediata dopo aver saltato un controllo antidoping in una competizione in Valle d’Aosta a metà 2017. Il trentacinquenne runner di Limone Piemonte, tesserato per l’Atletica Saluzzo, ha battuto di 3’30” il favorito della vigilia, il keniano dell’Atletica Brugnera, Meli Sammy Kipngetich. In terza posizione il primo dei bresciani, Stefano Goffi della Polisportiva Vighenzi di Padenghe, che ha pagato 5’44” dal vincitore, ma si è tolto la soddisfazione non solo di calpestare il podio, ma pure di mettersi alle spalle l’altro atleta degli altipiani, Loitanyang Simon Kibet. Quinto Andrea Soffientini (Dinamo Sporto), sesto Enrico Cozzini (Fraveggio) e poi settimo e ottavo i due bresciani che meglio di tutti si erano disimpegnati nelle precedenti corse provinciali: Davide Bottarelli (Valtrompia) e Alessandro Ricci (Valchiese).
A completare la prima decina ci hanno pensato Nicola Porcu (Gavardo) e Giovanni Paris (Valchiese). Dodicesimo l’immenso Giorgio Calcaterra, star della manifestazione, al traguardo 16’59” dopo Moletto.
Femminile
Tra le donne la keniana Njihia Catherine Wanjiru (Orecchiella Garfagnana), ha preceduto allo sprint le connazionali Kerage Nancy Kerubo (Atl. Sandro Calvesi) e Kingori Ziporah Wanjiru (Podistica Torino). A differenza della gara maschile, la contesa in rosa si è deciso sul filo di lana, con le prime tre racchiuse in 2 secondi. Quarta la più veloce delle bresciane, Chiara Baresi (Valtrompia). Soddisfatto il presidente del comitato organizzatore, Paolo Salvadori: «Confermiamo il nutrito gruppo di corridori agonisti e con piacere oltre 50 persone hanno partecipato alla Family Run, la 5 chilometri non competitiva dedicata alle famiglie».
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