Acerbi: «Elena, stai serena e potrai superare la malattia»
«Elena, stai serena: puoi superare la malattia». Sembra una frase fatta, una di quelle cose che si dicono quando ti trovi davanti una donna, perlopiù giovane, colpita da un tumore. Ma se lo dice Francesco Acerbi, allora quella frase non scade nella retorica e ha una valenza completamente diversa. Il difensore, passato dalla Voluntas di Roberto Clerici e ora al Sassuolo, è tra gli sportivi che hanno sconfitto la malattia.
Nell’agosto del 2013, quando il centrale ha firmato con gli emiliani, durante le visite mediche scopre di avere una massa tumorale ai testicoli. Viene operato, torna in campo e poco dopo, a seguito di un test antidoping, scopre che la malattia è tornata a farsi viva. La sconfigge ancora una volta, poi è nuovamente protagonista in campo. Tanto che, prima della sosta per le vacanze di Natale, ha toccato quota 103 gare consecutive. Senza sosta, dopo quella imprevista che gli ha proposto la vita più di quattro anni or sono.
Domenica, durante un’intervista a Sky dal quartier generale del Sassuolo, Acerbi ha anche parlato di Elena Fanchini dopo che alla discesista di Montecampione è stato diagnosticato un tumore, che l’ha costretta a sospendere la stagione per intraprendere un ciclo di cure. «Non è mai facile scoprire queste cose. Non lo è per un’atleta, che si è preparata tanto per le Olimpiadi. Fermarsi, neanche per un infortunio, ma per qualcosa di ancora più grave, non è mai semplice. Io dico solo, come ho sempre detto, che bisogna solo cercare di non mollare e pensare sempre positivo».
Un ultimo messaggio, l’ennesimo, che arriva dal mondo dello sport. Una testimonianza da parte di chi ha conosciuto lo stesso rivale di Elena: «Lei lo sa benissimo - prosegue Acerbi nel collegamento su Sky - deve solo pensare positivo e avere sempre il sorriso, qualunque cosa accada. La malattia va affrontata nel modo più sereno possibile, fregandosene di quello che si ha. Non è proprio così facile da capire. Ma io me ne sono sbattuto altamente e l’ho passata come se niente fosse. È giusto così, perché già il corpo è pesante. Se poi ci si butta su altro, diventa ancora più pesante. Elena deve stare serena e tranquilla, come se non avesse nulla. Deve affrontare tutto con molta serenità, le faccio un grosso in bocca al lupo per il suo rientro».
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