Abodi scrive a Triboldi: «Brescia patrimonio del nostro calcio»
Lunedì il passaggio di consegne, con il nuovo Brescia calcio che si è presentato: Alessandro Triboldi presidente, Rinaldo Sagramola (uomo di calcio) e Aldo Ghirardi a completare un Consiglio di Amministrazione chiamato a rifondare il Brescia. Si è dunque chiusa l’esperienza di Gino Corioni e si è aperta, adesso anche ufficialmente, una nuova fase nella storia della Leonessa.
Andrea Abodi, presidente della Lega Nazionale Professionisti di serie B, ha sottolineato il passaggio inviando una lettera al neo-presidente Triboldi. Un documento in cui ricorda l’importanza che Brescia ha nel panorama della cadetteria (serie in cui vanta il record di presenze) e il significato della piazza per il calcio italiano.
Nella lettera non manca un passaggio su Gino Corioni e su quanto lo storico «pres» ha fatto per il club dal 1992 ad oggi. Poi il ringraziamento a tutti gli attori che hanno reso possibile il salvataggio del Brescia, con in testa il numero uno degli industriali bresciani Marco Bonometti.
Di seguito il testo integrale.
Caro Presidente,
sono molti i grazie e tanti i complimenti che la Lega Nazionale Professionisti Serie B vuole tributare a tutti i protagonisti del salvataggio del Brescia Calcio, un vero patrimonio non solo della città, ma dell’intero calcio italiano. Un club, e questo ci onora, che vanta il maggior numero di partecipazioni al nostro Campionato - cinquantasette - e al quale la Lega augura, pur nello spirito di imparzialità che la contraddistingue, le migliori fortune sportive.
Il primo pensiero, speciale, va a Gino Corioni, presidente per 24 anni, che non si è risparmiato per i colori Biancoazzurri, crescendo e valorizzando tanti giovani calciatori, alcuni dei quali diventati talenti, che hanno rappresentato una parte importante del patrimonio del Club. Insieme ai giovani, Gino Corioni ha portato in terra lombarda campioni e risultati che mai, nella sua storia, il club era riuscito a regalare ai propri tifosi. Uomo di grande capacità imprenditoriale, gli va riconosciuta passione e competenza sportiva, quelle che lo hanno distinto in tutti i momenti della sua esperienza al timone delle Rondinelle. Il suo curriculum, con cinque promozioni in A e la storica vittoria nel Trofeo Anglo-Italiano a Wembley, ne è la testimonianza concreta. Il rammarico più grande del presidente Corioni credo sia quello di non essere riuscito a entrare nel suo nuovo stadio, un sogno inseguito per vent’anni del quale le Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno compreso l’importanza strategica, per il calcio e non solo. L’auspicio è che l’eredità di quel sogno possa trovare finalmente concretezza in un presente che, nonostante le difficoltà, ispira grande ottimismo.
Altro ringraziamento alla famiglia Corioni, Antonella e Fabio in testa con il loro prezioso contributo professionale e affettivo, e alla famiglia sportiva composta dai collaboratori, i tecnici e i calciatori che hanno percorso con grande dignità un tratto di strada difficile della vita del club.
Un ringraziamento particolare, poi, all’imprenditoria del territorio, espressione dell’eccellenza italiana, che nonostante le difficoltà di questi tempi ha permesso il salvataggio della società. A Te il nostro benvenuto e il giusto riconoscimento per aver creduto, come tante altre aziende che non sono salite agli onori delle cronache ma non hanno lesinato il proprio contributo, nel nuovo progetto e per aver assunto la responsabilità, l’onere e l’onore della prima carica societaria.
Quindi, un grazie a Marco Bonometti, persona perbene, ottimo imprenditore e primo rappresentante dell’industria bresciana, che nei momenti più complessi nei quali predominava un clima di pessimismo, non si è mai rassegnato a perdere la prima realtà sportiva del territorio. A lui il merito particolare per aver permesso alle parti di incontrarsi e, in seguito, di riprendere il dialogo dopo quella che si preannunciava un’interruzione definitiva delle trattative.
Grande stima e affetto a chi ora spetta la gestione operativa del club, il Consiglio d’Amministrazione composto, oltre che da Te, da una delle più qualificate professionalità del calcio italiano, Rinaldo Sagramola, al quale è in capo la gestione, e da Aldo Ghirardi, testimone di una famiglia di legali tra le più importanti a livello nazionale, che mai, nemmeno quando tutto pareva perduto, ha abbandonato alle sue sorti il Brescia di cui è grande tifosa.
Infine, ma non per classifica di merito, grazie alla grande e insostituibile risorsa del calcio: i tifosi, in questo caso del Brescia. La presenza e la partecipazione, mai mancata, degli appassionati biancoazzurri, quelli veri, ha consentito di mantenere alta l’attenzione e viva la speranza, rappresentando la testimonianza virtuosa di una realtà nella quale convivono e si confondono, emotivamente e positivamente, la dimensione sociale e quella calcistica di una comunità.
A tutti Voi il nostro più sentito augurio di Buon Lavoro
Andrea Abodi
Presidente Lega Nazionale Professionisti Serie B
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