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A Bisoli la Rondinella d’Oro: «Voglio chiudere la carriera a Brescia»

Il capitano biancazzurro ha ritirato il premio da Egidio Salvi: «Un onore, è una leggenda». Poi la battuta sul sogno serie A: «Sto già vivendo il mio, ma manca un pezzettino». Riconoscimenti, tra gli altri, anche per Federico Bicelli e Angela Andreoli
Rondinella d'oro a Dimitri Bisoli
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Dimitri Bisoli vince il premio «Rondinella d’Oro 2024». La consegna è avvenuta questa sera all’Auditorium San Barnaba.

Il capitano del Brescia ha ricevuto la targa da un pezzo di storia della società biancazzurra come Egidio Salvi: «Per me è un onore: lo conosco personalmente, è una persona d’oro, oltre che una leggenda».

Per Dimitri sguardo rivolto al presente («siamo un bel gruppo e vogliamo dare filo da torcere a chiunque: sappiamo che abbiamo un percorso da seguire, e dunque non serve esaltarsi dopo una vittoria o deprimersi dopo una sconfitta»), ma anche al futuro: «Sono dentro il mio sogno, e come ho sempre detto vorrei chiudere la mia carriera qua. Anche se devo dimostrare ogni anno di meritare questa società». Poi la battuta: «Manca ancora un pezzettino…». Una frase sospesa a metà, che ribadisce il sogno del capitano di tornare in serie A. Ci riproverà quest’anno.

I campioni olimpici e paralimpici

Premiato, tra gli altri, anche Federico Bicelli, fresco vincitore di un oro e di un bronzo alle Paralimpiadi di Parigi: «È un risultato che ho fortemente voluto: ho fatto un grande lavoro con i miei tecnici, vincere un oro e un bronzo a una Paralimpiade è un traguardo che uno nemmeno sogna - ha sottolineato il nuotatore -. Mi sono goduto quest’esperienza: ora un po’ di vacanze, poi tornerò ad allenarmi per continuare a migliorare».

Da un campione a cinque cerchi ad un’altra: targa anche per Angela Andreoli, argento con le azzurre della ginnastica ai Giochi di Parigi: «Coronare una stagione che considero pazzesca con una medaglia olimpica - ha detto - è meraviglioso».

Gli altri premiati

Andrea Caracciolo, presidente del Lumezzane, ha ritirato il premio «Broletto d’oro» per il progetto di vocazione sociale «Noi ci siamo» della società valgobbina. Insigniti pure Manuel Berettera e Maria Clerici: un riconoscimento, in quest’ultimo caso, alla memoria del marito Agostino, fondatore della Voluntas. Targa recapitata da Agostino Esposito, attuale presidente della società bresciana: un passaggio di consegne simbolico, rimarcato nel suo intervento dalla stessa Maria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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