Zanotti a casa: «Pensavo fosse finita, che non sarei tornato»

Ora è veramente a casa. A Brescia. Nella foto che a sera Yolande, l'ex moglie, reduce da una giornata campale a Roma, mostra sul telefonino Sergio Zanotti non sembra quello apparso nei video che hanno fatto il giro del mondo nei mesi scorsi. Non ha più la barba, i capelli sono corti. Il viso più scavato. «È molto dimagrito, non sembra più lui» racconta l’ex moglie, ora che l'imprenditore 59enne è finalmente tornato a casa, con un lungo viaggio in treno.
Poi la cena a Brescia con i familiari, in un luogo segreto, con la pizza, forse agoniata in questi tre lunghi anni di prigionia. Per ora Zanotti è ospite di un amico, una scelta per evitare l'assedio inevitabile della stampa, anche se, assicura Yolande, «incontrerà i giornalisti, solo lasciamolo riprendere qualche giorno».
Parlerà, lui che ora è felice di una felicità forse sconosciuta fino ad ora, assicura l'ex moglie: «Pensava di non tornare, che fosse finita». Invece, a finire, è stato quel lungo incubo durato tre anni.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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