«Vergognosi gli attacchi a Silvia Romano»

La prima moglie del bresciano Sergio Zanotti, imprenditore tre anni sotto sequestro vicino ad Aleppo, stigmatizza l'odio per la milanese
Gioia immensa. Yolande Mainer felice per la liberazione dell’ex marito - Foto Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
Gioia immensa. Yolande Mainer felice per la liberazione dell’ex marito - Foto Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Trovo vergognoso che Silvia Romano venga messa alla gogna dai suoi stessi cittadini. Queste lingue insulse non sanno cosa ha vissuto questa ragazza». Lo ha detto all'Ansa Jolande Mainer, prima moglie del bresciano Sergio Zanotti, l'imprenditore rapito durante un viaggio in Turchia è rimasto tre anni sotto sequestro vicino ad Aleppo prima della liberazione avvenuta ad aprile di un anno fa. «Sono con tutto il cuore vicino al papà, alla mamma e alla sorella di Silvia perché so di persona cosa hanno vissuto in questi lunghi mesi» ha aggiunto la donna.

Durante il sequestro i rapitori avevano tentato di far convertire Zanotti: «Volevano che mi convertissi all'Islam e che leggessi il Corano ma mi sono sempre opposto» ha raccontato lo stesso imprenditore, che ai familiari ha aggiunto: «Fatico ad essere Cristiano e non mi sarei mai convertito».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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