Vello-Toline: lavori al via, non per i dissuasori

Non c’è soluzione per rallentare le bici nei punti più critici della ciclabile a lago
Nuovo asfalto e nuove corsie dedicate sulla Vello-Toline - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nuovo asfalto e nuove corsie dedicate sulla Vello-Toline - Foto © www.giornaledibrescia.it
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I lavori tanto attesi di riqualificazione della Vello-Toline sono iniziati. I dossi rallentatori però non si faranno. A impedirlo è una norma burocratica che ne impedisce il posizionamento «in vie preferenziali per i mezzi di soccorso». Siccome la vecchia strada che corre per quattro chilometri a bordo lago potrebbe essere teatro di problemi di sicurezza o incidenti, e per raggiungere i suoi diversi punti non c’è un’alternativa, i dissuasori stradali non arriveranno nemmeno questa volta.

L’alternativa, pensata da tecnici e amministratori di Provincia e Comunità montana, avrebbero potuto essere gli «attraversamenti pedonali rialzati», ma quelli devono unire due lati di una strada consentendo il passaggio in sicurezza di chi sta a piedi, proteggendolo dal flusso del traffico veicolare, ed essendo la strada ciclo-pedonale diventa difficile giustificarne la creazione. Potrebbe essere possibile in alcuni, rari, tratti, come quello che ospita la scuola di windsurf, visto che gli sportivi hanno il loro banchetto nel lato a monte della strada e raggiungono il lago attraversandola, ma è evidente che per frenare davvero le corse delle due ruote gli «attraversamenti» non possono essere solo tre-quattro in quattro chilometri.

A rimescolare le carte in mano di chi credeva di aver trovato una soluzione al problema di convivenza tra passeggiatori e ciclisti, c’è anche la regola secondo cui il dosso deve essere alto al massimo sette centimetri e lungo 20 metri, rappresentando così un provvedimento «morbido», tanto morbido che rischia di non indurre nessuno a rallentare, perdendo il suo valore.

Nonostante le briglie della burocrazia l’assessore ad Ambiente e Viabilità del Comune di Pisogne, Nicola Musati, continua a voler «risolvere il problema» su cui in passato si sono già ingarbugliati altri amministratori. Per il momento quindi i lavori si limiteranno ad allargare il manto di asfalto e ricavare due corsie, una per i ciclisti, l’altra per i camminatori. Il costo dell’investimento è di 80.000 euro.

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