Un wc, rifiuti e plastica alle Torbiere: partito il progetto pilota per la pulizia
Una barca, delle reti, un wc e plastica a non finire. È quanto è già stato trovato alle Torbiere durante l’attività di pulizia intrapresa dall’Autorità di bacino e finanziata dalla Regione.
L’obiettivo è ripulire 55 tonnellate di rifiuti, parzialmente interrati vista l’annosità del fenomeno. Per il miglioramento ecologico delle Torbiere del Sebino l’ente ha stanziato 165mila euro destinati non solo a ripulire la zona a lago facente parte della Riserva naturale ma anche a ripristinare due canali di collegamento tra la zona delle Lame e quella delle Lamette. Quest’azione infatti permette il miglioramento e il ricircolo delle acque, oltre che la migrazione dei popolamenti ittici per la riproduzione.
Nel contempo i mezzi meccanici della società Manutenzione e promozione laghi stanno effettuando anche un intervento funzionale alla raccolta di plastiche e altri rifiuti che nel tempo sono stati portati dal vento e dalle correnti all’interno del canneto. Con queste due attività si avranno benefici diretti sulla biodiversità attraverso il miglioramento della qualità delle acque e il risanamento del corpo idrico.
L’operazione è effettuata con l’utilizzo di natanti anfibi con benna a pettine per il materiale di dimensioni più contenute, battelli spazzini di appoggio con benna o ragno per la raccolta dei rifiuti per il materiale più grosso.
«Si tratta - ha sottolineato il presidente di Autorità di Bacino, Alessio Rinaldi - di un progetto pilota che consentirà interventi mirati nell’area delle Torbiere sebine. Grazie al lavoro dell’Arpa Lombardia è stato stimato un totale pari a 55 tonnellate di rifiuti e servirà molto tempo per potere anche solo parzialmente risolvere il problema. La vastità dell’area e la quantità di materiali che saranno da raccogliere e smaltire necessitano di un programma pluriennale che possa condensare la collaborazione di più soggetti competenti amministrativamente».
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