Un anno di prelievi al bancomat, ma il conto non è suo
Prelievi al bancomat centellinati mese dopo mese, dal febbraio 2014 al marzo 2015. Complessivamente, per 28mila euro. Carta regolare, codice corretto e un particolare non secondario: il conto corrente da cui venivano ritirati i contanti era intestato a una ditta di Coccaglio all’oscuro delle operazioni.
A escogitare il piano è stato un impiegato bancario residente nella Bergamasca, responsabile della gestione della clientela, categoria "Imprese", in una filiale della zona. Senza farsi notare, aveva emesso una tessera all’insaputa della ditta e aveva cominciato a spillare contanti in tutta tranquillità. Il gioco era bello, almeno per l’impiegato, ma non poteva durare: i carabinieri di Cologne l’hanno scoperto e denunciato per furto aggravato e uso indebito di carte elettroniche.
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