Uccise per un debito di droga, condanna a 17 anni confermata
La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la condanna a 17 anni per Manuel Rossi, bresciano 30enne che il 12 aprile del 2016 con la fidanzata Giulia Taesi uccise a Erbusco, nel Bresciano, con 81 coltellate il 48enne tunisino Riad Belkahla con il quale aveva un debito di droga di mille euro.
Nel secondo appello, dopo che la Cassazione aveva annullato il processo di secondo grado celebrato a Brescia, i giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione. «C'è soddisfazione perché finalmente le cose cominciano ad essere riconosciute per come sono avvenute. La sentenza apre problemi tecnici notevoli. Vedremo la motivazione fin da ora mi appare probabile se non inevitabile la proposizione di un nuovo ricorso in Cassazione» ha commentato l'avvocato Gianbattista Scalvi.
Il pronunciamento milanese giunge a poco meno di due anni da quello che aveva visto la fidanzata Giulia Taesi condannata in secondo grado a 16 anni di reclusione.
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