Truffa delle assicurazioni online: 6 casi in un mese solo a Paratico

Gli automobilisti hanno scoperto l’inganno dopo dei controlli della Polizia locale
Controlli nella notte della Polizia Locale - foto d'archivio © www.giornaledibrescia.it
Controlli nella notte della Polizia Locale - foto d'archivio © www.giornaledibrescia.it
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Gli automobilisti erano tranquilli. Avevano in mano un certificato di assicurazione ed erano anche riusciti a spuntare un buon prezzo per ottenere polizze dalle principali compagnie assicurative del panorama nazionale. A fare loro la proverbiale «doccia fredda» sono stati gli agenti del comando della Polizia Locale di Paratico che li hanno fermati e informati che guidavano un veicolo non assicurato.

Nel solo mese di agosto gli agenti della località del Sebino hanno sequestrato 20 auto che viaggiavano prive di copertura assicurativa. In 14 casi si è trattato di «semplici» dimenticanze o deliberate scelte dei conducenti ma in sei casi la situazione era diversa. I conducenti infatti, alla contestazione di non essere assicurati, hanno candidamente risposto che doveva esserci un errore e mostrato i propri documenti. I certificati mostravano però date e numeri che non avevano alcuna corrispondenza con il portale Ania.

A quel punto sono iniziati gli accertamenti che hanno permesso di accertare che i truffati avevano tutti effettuato dei preventivi su portali online specializzati. A quel punto i truffatori, con un meccanismo che non è ancora chiarito ma che rimanda alla tecnica del «man in the middle» contattavano gli utenti spacciandosi per il portale, proponendo un ulteriore sconto e fornendo le coordinate per il pagamento attraverso un sito di moneytransfer.

Le successive indagini hanno portato a scoprire che le tracce del denaro sono state occultate all’estero e che i numeri di telefono forniti portavano a prestanome o documenti falsi. Le persone truffate, pur vittime a loro volta, sono state multate e non hanno potuto utilizzare la vettura fino a quando non hanno stipulato una «vera» polizza assicurativa.

«Comunque le persone hanno capito di essere state vittima della truffa e una volta chiarito la situazione ci hanno ringraziato. Pagando la sanzione e con un vero contratto hanno potuto ripartire. Se avessero avuto in incidente invece avrebbero avuto conseguenze molto più pesanti».

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