Treno deragliato: via libera per i lavori di messa in sicurezza della Brescia-Edolo
Hanno percorso i binari dalla stazione di Iseo fino al treno, fermo nella stessa posizione da una settimana.
Da sabato scorso, quando il convoglio, attorno alle 16.30, è sviato mentre era appena ripartito in direzione di Brescia. E ieri mattina sul luogo dell’incidente, nel quale non si sono registrati feriti (solo qualche contusione) tra i 27 passeggeri a bordo, il sostituto procuratore Carlo Pappalardo e il consulente nominato dal magistrato, l’ingegnere Roberto Lucani, hanno effettuato un sopralluogo per ispezionare le traversine dei binari.
Quelle al centro dell’inchiesta per delitto colposo di pericolo, nella quale sono stati iscritti due dirigenti di Ferrovie Nord Spa. Al termine il pubblico minsietro titolare del fascicolo ha concesso a Ferrovie Nord la facoltà d’uso delle rotaie per l’esecuzione dei lavori finalizzati alla messa in sicurezza dei binari e al ripristino della circolazione stradale.
Il sopralluogo
All’ispezione oltre alla Polfer e alla Scientifica, hanno preso parte anche il consulente e il perito di Ferrovie Nord spa e dei due dirigenti indagati. Ma l’attenzione era tutta concentrata sulle valutazioni dell’ingegner Lucani, che ha già lavorato con lo stesso pm in merito ad un altro incidente ferroviario, avvenuto sempre sulla linea Edolo Iseo Brescia. Era l’ottobre del 2016, quando l’operaio 34enne di Iseo, Nicola Franchini, morì a Rodengo Saiano investito da un carico di traversine. Il sopralluogo sui binari è durato circa tre ore, nel corso delle quali il consulente della Procura ha fatto notare diverse situazioni critiche, soprattutto sugli scambi.
Infatti, il treno sarebbe sviato proprio all’altezza di uno di questi, poco prima di via Mier, terminando la corsa a circa 200 metri di distanza, dopo il passaggio a livello in via Roma. Tempestivo l’intervento di un giovane passeggero, che ha tirato il freno d’emergenza: in questo modo il treno si è fermato quando ancora stava andando a bassa velocità.
Le indagini
La Polfer, il giorno del sinistro, oltre al convoglio 969 ha proceduto al sequestro probatorio - di una parte della linea ferroviaria, mentre lunedì, dopo la prima ispezione, il sostituto procuratore ha firmato il sequestro preventivo d’urgenza d’urgenza - ancora in attesa di convalida da parte del gip - di tutti i fasci di binari tra le stazioni di Iseo e Provaglio-Timoline per oltre 5 chilometri. Questo perché secondo il pm le traversine sarebbero «gravemente ammalorate, tanto da rendere inefficace il fissaggio delle chiavarde di ancoraggio delle rotaie, con conseguente grave pregiudizio alla sicurezza dell’esercizio ferroviario».
La politica
E se chi indaga ora non può dire nulla, Europa Verde ha alzato la voce. Dario Balotta e il deputato Devis Dori hanno fatto visita alla stazione di Iseo, chiusa da lunedì. «Sorprende che siano i magistrati e non l’Autorità per la sicurezza ferroviaria a continuare le indagini sul deterioramento degli scambi della stazione» è stato spiegato.
« É incredibile pensare che Ferrovie Nord non abbia ancora improntato un piano di sostituzione delle traversine danneggiate. Presenteremo - è stato annunciato - un’interrogazione al Ministro dei Trasporti per far chiarezza sulle cause dell’incidente e sullo stato di sicurezza della linea».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato