Traslochi e degrado a Gratacasolo: non c’è pace per il cimitero
L’eterno riposo è stato interrotto in occasione dei primi «traslochi». Poi si sono moltiplicate le esumazioni, estumulazioni e i rinnovi delle concessioni che hanno trasformato il vecchio cimitero di Gratacasolo in un cantiere sempre (e ancora) aperto.
Ora, la segnalazione di alcuni cittadini e un’interpellanza in consiglio comunale che denuncia la presenza di «spoglie dei defunti disordinatamente e senza pietà alcuna riversate in un’area che non costituisce fossa comune».
Degli oltre 350 loculi, 98 sono stati svuotati e murati e altri 23 sono rimasti spalancati, come enormi bocche nere. Nell’ultimo consiglio comunale, poi, le minoranze hanno denunciato l’abbandono dei resti dei defunti che sarebbero stati gettati in una fossa comune non recintata chiedendo al sindaco di «intervenire per assicurare l’igiene e la salubrità pubblica», accertando «responsabilità politiche e amministrative di tale situazione».
«Abbiamo accertato con gli uffici che le ultime estumulazioni sono state fatte nel 2010 quando questa amministrazione non era nemmeno in carica», ha replicato il sindaco, Diego Invernici. «La responsabilità politica è in carico alla vecchia amministrazione ma, come è successo per altre situazioni, toccherà a noi fare tutte le verifiche del caso e sanare il problema».
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