Tragedia a Rovato, si getta sotto il treno a 16 anni
Restano una folla di domande e un dolore sordo su quel lembo di banchina perso tra la stazione di Rovato e i binari che sfilano verso il capoluogo. Quelli lungo i quali si è spinto questa mattina, percorrendo con passi infiniti circa 150 metri, un ragazzino di appena 16 anni. Ha atteso che arrivasse il Frecciabianca che collega Brescia a Milano. Ha atteso che quel convoglio, in transito attorno alle 9.30 nella stazione franciacortina, sfilasse fino a raggiungerlo. E a quel punto si è gettato sulle rotaie.
Un balzo senza ritorno per quell’adolescente la cui vita si è interrotta in una mattina di sole. Carica di colori che stridono con una tragedia che lascia sgomenti. All’arrivo dei soccorritori, dei vigili del fuoco, degli uomini della Polfer, il ragazzo era già privo di vita. Gli agenti avrebbero affidato al magistrato una lettera che il 16enne, della sponda bergamasca del lago d'Iseo, ha lasciato per spiegare il suo gesto.
Un gesto che la ragione fatica a comprendere. Un dramma che lascia al momento molti interrogativi, tra chi si è trovato al cospetto di quel fatto terribile, a partire dai passeggeri dei treni rimasti bloccati sulle prime senza spiegazione: cosa ci faceva quel ragazzino della Bergamasca a Rovato? Quale dolore si annidava in lui e lo ha spinto a quel salto nel vuoto? E cosa poteva evitare che una vita si spegnesse lungo il freddo metallo dei binari di una linea ferroviaria? Domande che restano per ora aperte, come spalancato è il dolore su questo dramma.
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