Torna Vallanzasca, il «bel René» lavora a Sarnico

Il «principe» della malavita degli anni '70 fa il magazziniere sul Sebino grazie a un progetto del carcere di Bollate.
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Da «principe» della malavita a magazziniere. Torna a far parlare di sè Renato Vallanzasca, oggi 62enne e alle prese con quattro ergastoli e poco meno di 300 anni aggiuntivi da scontare nel carcere di Bollate. L’ex seduttore, conosciuto come il «bel René», lavora come assistente di magazzino in un negozio di Sarnico.

A confermarlo è lo stesso proprietario che preferisce mantenere l’anonimato: «L’iniziativa rientra in un progetto rivolto al reinserimento dei carcerati ed essendo volontario da tempo in questo delicato mondo, ho ritenuto, non senza timori, di accettare questo impegno a tempo determinato». Per Vallanzasca quindi notte in prigione nel Milanese e giornata fuori dalle mura del carcere a lavorare, solo nei giorni infrasettimanali.

La notizia della presenza sul lago dell’ex indiscusso leader della Comasina ha suscitato parecchia curiosità, ma soprattutto dibattito e polemiche. Fra i contrari a questo tipo di progetti vi è chi ricorda il sangue versato da Vallanzasca, tra cui quello dei due agenti di polizia freddati il 6 febbraio del 1977 al casello autostradale di Dalmine.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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