Torna il festival Etno-Tracce «con artisti tutti mai visti prima nel Bresciano»

Presentata la quinta edizione della rassegna in Franciacorta dal 26 agosto all’8 settembre. Apre il Pulcinella Quartet
Il Pulcinella Quartet, che darà vita allo spettacolo inaugurale
Il Pulcinella Quartet, che darà vita allo spettacolo inaugurale
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Suoni dal mondo per un festival itinerante di world music all’insegna della contaminazione, della contemporaneità, dell’avventura che esce dagli stili codificati per cercare sonorità fresche e innovative.

Giunto alla quinta edizione, «Etno-Tracce» - in programma dal 26 agosto all’8 settembre in diversi comuni della Franciacorta - ha raggiunto, secondo il direttore artistico Marco Tiraboschi, la maturità: «Il programma di quest’anno ha la forma perfetta, quella che avevo immaginato sin dall’ideazione della rassegna e che in precedenza non era stato possibile conseguire, per mancanza di risorse. Adesso ci siamo, sono davvero entusiasta degli artisti in cartellone».

Il programma, presentato ieri in Broletto, è stato salutato dall’accoglienza calorosa di Emanuele Moraschini, presidente della Provincia di Brescia, che patrocina l’iniziativa, oltre che dagli attestati di stima verso Tiraboschi (compositore e polistrumentista) del collega Stefano Zeni, in rappresentanza dell’associazione di promozione sociale Alchechengi (partner organizzativa), e degli assessori alla Cultura dei comuni coinvolti, che hanno avuto anche il supporto di Regione Lombardia, Fondazione Comunità Bresciana e Fondazione Asm.

Entrando in dettaglio, Tiraboschi ha sottolineato tre elementi: «La contaminazione come elemento di modernità e ricchezza, per cui le proposte hanno una matrice popolare ma non sono rigidamente legate a un territorio; in secondo luogo, la ricerca di artisti mai passati da Brescia, che rappresentano quindi un inedito per il pubblico di casa nostra; infine, la gratuità di tutti gli appuntamenti, che è il regalo che ci facciamo e facciamo agli appassionati per il nostro quinto compleanno».

Si comincia con una proposta «esplosiva», in scena sabato 26 alle 21 (che è anche l’orario d’inizio di ogni spettacolo): a Erbusco, in piazzetta della Pieve (in caso di pioggia, al Teatro Comunale di via Verdi), si esibisce il Pulcinella Quartet, band francese che mescola jazz, tango, musette e rock con ritmi balcanici ed elettronica, all’insegna di un’attitudine mutante, sperimentale, scoppiettante.

Si prosegue giovedì 31, a Palazzo Barboglio di Corte Franca (ma in caso di pioggia all’Auditorium «1861 Unità d’Italia»), con i Terra Mater, apprezzato ensembre italiano che porta in scena «il mare che canta» e «i suoni del Mediterraneo», facendo ricorso a strumenti tradizionali in uso ai vari popoli di un’area che va dall’Andalusia al Levante, dal Belpaese al Maghreb, ai Balcani (alle 20.30 c’è l’apertura del chitarrista Lorenzo Ottaviani, che per l’occasione mescola folk e classica).

Altri colori musicali mediterranei, stavolta contaminati con il jazz, arrivano dal Trio Parrinello, Dimonte & Darsinòs, sul palco dell’Auditorium San Salvatore di Rodengo Saiano domenica 3 settembre.

Dall’India al Mediterraneo

Invece, giovedì 7 sarà il violinista marocchino Jamal Ouassini, con il suo Yatra Project, a delineare un viaggio dall’India al Mediterraneo, alla ricerca del legame ancestrale che unisce i popoli attraverso la musica. Appuntamento a Passirano, nel cortile del Municipio in piazza Europa 16 (o al teatro Civico, in via Garibaldi 5).

Gran finale con gli echi arabo-andalusi del quartetto salentino Almoraima, in scena a Cologne, nel cortile del Municipio (o nel Teatro parrocchiale, in via Martinelli 22), venerdì 8 settembre. 

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