Torbiere invase da plastica e rifiuti: scatta l'ora della pulizia
Sacchetti, taniche, confezioni, bottiglie vuote. Un fronte di immondizia galleggiante che si allunga per oltre un chilometro e mezzo, a soffocare una delle oasi naturalistiche di pregio più belle del Bresciano.
L’isola di plastica del Pacifico non c’entra, ma l’impatto è comunque impressionante. I rifiuti si stendono a perdita d’occhio nel canneto delle Lamette, là dove le acque della Riserva delle Torbiere guardano verso Clusane. Uno scempio ambientale che, venuto alla luce anche grazie ad un video su Facebook, ha portato ad una prima concreta risposta. Quella messa in campo da una decina di volontari, per lo più del Gruppo Sommozzatori di Iseo e degli ambientalisti di Franciacorta, coordinati dal direttore della Riserva delle Torbiere Ivan Bonfanti.
Neppure il sindaco di Iseo, Riccardo Venchiarutti ha voluto sottrarsi alle ore di lavoro dei volontari chiamati, a bordo delle barche, a sfilare dall’intricato canneto i quintali di rifiuti, da raccogliere e conferire poi alla chiatta messa a disposizione dalle autorità locali, sino al container preparato nel porto di Iseo. Un’operazione da condurre non senza attenzione agli animali di cui il canneto è habitat naturale: questo infatti è il periodo di nidificazione di molte specie di uccelli presenti alle Torbiere.
Un primo intervento quello delle scorse ore cui ne seguiranno certo altri. Un calendario di attività che saranno definite con i Sommozzatori iseani, legati alla Riserva anche da una specifica convenzione, ma con l’auspicio che possano essere coinvolti anche altri volontari, come quelli della locale associazione di kayak, il cui impiego potrebbe essere particolarmente utile nei bassi fondali dell’area
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